Firenze – Dal 4 all’8 settembre Firenze e l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri, sede fiorentina dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), accoglieranno in città Michel Mayor, Premio Nobel per la Fisica nel 2019.
Il Prof. Mayor sarà l’ospite d’onore al convegno scientifico internazionale “Spectral Fidelity” organizzato dall’Osservatorio Astrofisico di Arcetri, insieme all’ESO (European Southern Observatory) e all’Università di Ginevra; Giovedì 7 il Prof. Mayor incontrerà il pubblico al Teatro del Cielo dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri, un appuntamento d’eccezione nell’ambito della rassegna di eventi “Notti d’Estate ad Arcetri – Da Firenze ai nuovi mondi” organizzata a partire dal 13 giugno.
Mayor è professore emerito dell’Università di Ginevra (Svizzera) ed è stato insignito nel 2019 del Premio Nobel per la Fisica – insieme all’astrofisico svizzero Didier Queloz – per la rivelazione del primo pianeta extrasolare in orbita attorno a una stella simile al Sole, scoperta annunciata proprio a Firenze il 6 ottobre 1995.
La conferenza pubblica tenuta dal Prof. Mayor “Altri mondi nel cosmo? La ricerca di pianeti simili alla nostra Terra che… forse ospitano la vita!” (in inglese, con sottotitoli) rappresenterà il gran finale di una serie di appuntamenti di astrofisica rivolti al pubblico intorno al tema Da Firenze ai nuovi mondi, per evocare gli orizzonti inesplorati dell’astrofisica e delle sfide ancora da affrontare, con un particolare riferimento ai pianeti extrasolari con cui la rassegna si è aperta il 13 giugno e si chiuderà appunto il 7 settembre prossimo.
Durante la sua permanenza a Firenze al Prof. Mayor verrà consegnata l’onorificenza delle Chiavi della Città da parte del Sindaco Nardella.
La direttrice dell’INAF Osservatorio Astrofisico di Arcetri Sofia Randich dichiara: «Ero presente nel 1995 al congresso durante il quale Michel Mayor annunciò la scoperta del primo pianeta extrasolare. Fu una grande emozione allora; è una grande emozione ed onore oggi dare il benvenuto a Michel all’Osservatorio Astrofisico di Arcetri. La rivoluzionaria scoperta del primo esopianeta ha aperto numerose nuove linee di ricerca sui “mondi” esterni al Sistema Solare, con straordinarie implicazioni, prospettive e ricadute scientifiche, tecnologiche e non solo. Dopo 28 anni sono stati si conoscono più di 5500 sistemi esoplanetari, il cui studio e la caratterizzazione delle loro atmosfere sono temi di punta dell’astrofisica moderna, che, fra l’altro, vede un crescente coinvolgimento dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri».
In foto Michel Mayor, Premio Nobel per la Fisica nel 2019.