La consiglie M5S sta predisponendo una una mozione per chiedere all’amministrazione comunale di Firenze di intervenire e farsi promotrice di un piano d intervento mirato alla sostituzione dei vecchi tubi contenenti amianto, a tutela della salute pubblica e perché si adoperi per fare analisi dell’acqua. “In Commissione Ambiente – ha spiegato la consigliera del Movimento 5 Stelle Miriam amato – abbiamo audito il presidente di Publiacqua S.P.A. Filippo Vannoni, che ci ha anticipato introducendo il problema delle tubature contenenti amianto, nella rete idrica di loro competenza. Ha sottolineato che, sono tubi vecchi, ma che ad oggi non ci sono casi segnalati in merito a problemi sulla salute. Poi ha tenuto a rassicurare che, sono comunque pochi i km di tubi coinvolti e che non dipende troppo da loro, bensì dall’AIT, che deve autorizzare e stanziare i finanziamenti. Comunque Publiacqua ha il contratto fino al 2021 e i loro investimenti devono ricadere in quel periodo di programmazione. Sottolineando che, qualsiasi intervento graverà in bolletta, io aggiungo che ad oggi c’è da dire che paghiamo le bollette più care d’Italia e che i danni alla salute possono comparire anche nell’arco di 30/40 anni. Ha anche accennato ad un preventivo per far fronte alla sostituzione dei tubi, ma direi più un ipotesi di spesa che un preventivo vero e proprio, forse la questione è sottostimata”.
Nell’occasione, ho cercato di sottolineare che, se esistono dei tubi contenenti amianto, per lo più vecchi, e quindi con potenziale pericolo per la salute pubblica, anche se i km degli stessi non sono eclatanti per numero, questo non ne riduce la pericolosità, inoltre essendo in rete, l’acqua contaminata raggiunge facilmente anche altre tubature e in caso di dispersione le falde acquifere.
Il problema dei finanziamenti programmati, entro e non oltre il 2021, è paradossale – ha proseguito la consigliera Amato – e capisco il funzionamento aziendale e sottolineo ancora una volta, che proprio per questo non può essere delegata la gestione dell’acqua, trattata come qualsiasi altro bene e non come elemento fondamentale della vita.
Il problema dei tubi persiste, quindi i comuni coinvolti lo avranno finché non verrà risolto in toto.
Qui, non si può ragionare con numeri, siamo davanti ad un rischio concreto per i cittadini, parliamo di amianto nelle tubature, il 5% delle tubature fiorentine lo contiene. Ovviamente non è un problema che riguarda solo Firenze, bensì un totale di 225 km, che coinvolgono le zone limitrofe.
Ad oggi, non ci sono analisi sulle acque in merito, quindi le loro rassicurazioni servono a poco, così come lo scaricare le responsabilità, visto che, per quanto riguarda l’investimento necessario per la sostituzione dei tubi, a detta del presidente ricadono sull’AIT ; mentre per le analisi dipende dalla, carenza a livello nazionale di una simile campionatura.
Meno percentualmente estese le tubature contenenti amianto a Prato 7,435 km (il 3%), Quarrata 5,535 km (il 2%), a Calenzano 3,476 km (il 2%), Incisa Valdarno km 2,966 (l’1%), San Casciano Val di Pesa km 2,954 (l’1%), a Terranuova Bracciolini (AR) 0,786 (0%), Vaiano (PO) 0,477 km (0%), Castelfranco di Sopra 0,457 km 0% , a San Giovanni Valdarno 0,417 (0%), Figline Valdarno o,111 km (o%).