Pisa – Oltre 33 milioni di litri d’acqua distribuiti gratuitamente dai 61 impianti attivi. Più di 7 milioni di euro risparmiati dalle famiglie rispetto all’acquisto di acqua minerale. Quasi 893 tonnellate di plastica evitate, per un equivalente di 2054 tonnellate di anidride carbonica altrimenti emesse in ambiente nel processo di produzione delle bottiglie usa e getta. Sono questi i numeri del progetto “Acqua ad Alta Qualità” per l’anno 2021. A renderli noti è Acque, gestore idrico del Basso Valdarno, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, che si celebra il 22 marzo.
Dalla provincia di Pisa all’Empolese-Valdelsa, dalla Valdinievole alla Piana Lucchese, arriva il messaggio che un futuro più sostenibile e meno impattante sull’ambiente è possibile anche attraverso piccoli gesti quotidiani, come il consumo di acqua della rete idrica o dei fontanelli, gli impianti che erogano acqua ad alta qualità ormai presenti in ogni angolo del territorio. Una buona pratica, con oltre 13 anni di esperienza alle spalle, che si diffonde e che contribuisce tra l’altro alla riscoperta di una socialità che storicamente è sempre appartenuta ai nostri territori, nonostante le limitazioni imposte negli ultimi due anni dalla pandemia.
Il progetto Acqua ad Alta Qualità, condotto da Acque in coordinamento con l’Autorità Idrica Toscana e i comuni del territorio, prevede la realizzazione di punti di approvvigionamento gratuito di acqua potabile – i fontanelli, appunto – che erogano la stessa risorsa normalmente distribuita dall’acquedotto, rendendola “immediatamente gradevole”, grazie a un sistema di filtraggio che ne assicura al contempo bontà e sicurezza assoluta, senza modificarne le preziose caratteristiche chimico-fisiche iniziali. Ma l’obiettivo del progetto è anche quello di mostrare come il consumo dell’acqua di rubinetto, al pari di quella del fontanello, sia a tutti gli effetti una buona pratica, perché è una risorsa a disposizione di tutti, pubblica e a chilometro zero, dato che viene dal territorio in cui viviamo. È buona, controllata e garantita dai circa 20mila campionamenti annui, dalle analisi effettuate dal gestore e dagli organi di controllo.
Gli impianti che nel corso del 2021 hanno ottenuto più successo sono stati quelli di Fucecchio (1372 metri cubi erogati in un anno), Castelfiorentino (1175), San Giuliano Terme (1168), Borgo a Buggiano (1057) e Pieve a Nievole (973).
Molto “affollati” risultano essere stati anche gli impianti di Santa Maria e Zona Sportiva a Empoli, Chiesina Uzzanese, Montespertoli e Pisanova (Pisa). In media, un fontanello nel Basso Valdarno ha erogato 549 metri cubi l’anno, per un valore economico di circa 115mila euro. Numeri importanti: per questo il progetto proseguirà nel corso del 2022, sia con la realizzazione di nuovi impianti – i primi a Pozzale (già attivato) e Avane ad Empoli, Pieve a Nievole e San Baronto (Lamporecchio) – sia con un programma di interventi straordinari e di opere ammodernamento dei fontanelli già in funzione, a partire da quelli più datati.