San Casciano in Val di Pesa – Il Comune di San Casciano ottiene oltre un milione di euro dal Ministero degli Interni per gestire l’accoglienza in forma integrata e innovativa. La giunta Pescini si piazza al primo posto nella graduatoria nazionale (su 97 Comuni) con l’elaborazione di un progetto Sprar, da realizzare in tre annualità, che permetterà di convertire l’emergenza straordinaria in una forma di accoglienza, gestita in modo autonomo dall’amministrazione comunale, nelle strutture di San Casciano e Mercatale Val di Pesa. “Un importante salto di qualità – dichiara il sindaco Massimiliano Pescini – passeremo dall’attivazione di sistema di prima accoglienza, destinato a far fronte all’emergenza straordinaria, ad un progetto articolato e strutturato atto ad accogliere migranti con lo status di rifugiato, già provvisti del riconoscimento del diritto di asilo”.Il servizio di accoglienza, integrazione e tutela in favore dei migranti sarà realizzato attraverso la creazione sul territorio di una struttura Sprar nell’ambito del progetto territoriale aderente al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati.
Il progetto introdurrà importanti cambiamenti nel comune chiantigiano dove si ridurrà il numero degli ospiti e migliorerà l’articolazione dei servizi che non si limiteranno a promuovere e realizzare progetti di integrazione e intercultura in forma temporanea, ma si occuperanno di formazione e inserimento nel tessuto socio-economico e lavorativo del territorio. “I beneficiari saranno 26 richiedenti asilo, titolari di protezione internazionale avendo ottenuto l’autorizzazione a restare in Italia – spiega l’assessore alle Politiche per l’Integrazione Consuelo Cavallini – e non più 40 migranti, approdati in Italia in situazione di emergenza, quindi diminuisce il numero degli ospiti che per la loro connotazione giuridica sono orientati e impegnati a costruire un percorso di vita in Italia, le strutture sulle quali interverremo sono l’Hotel Mary ed un paio di appartamenti a Mercatale”.
Le risorse ministeriali serviranno a realizzare specifiche misure di accoglienza integrata che spaziano dalla formazione all’inserimento nel tessuto socio-economico, dall’educazione al lavoro. Nello specifico i fondi saranno utilizzati per fornire vitto e alloggio, realizzare attività di accompagnamento sociale, finalizzate alla conoscenza del territorio e all’effettivo accesso ai servizi locali, fra i quali l’assistenza socio-sanitaria. “Sono inoltre previste attività – aggiunge l’assessore Cavallini – volte a facilitare l’apprendimento della lingua italiana e l’istruzione degli adulti, nonché ulteriori interventi di informazione legale sulla procedura per il riconoscimento della protezione internazionale e sui diritti e doveri dei beneficiari in relazione al loro status. Le risorse che il Comune ha destinato negli anni alla promozione di progetti per l’intercultura saranno attinte per il triennio previsto dai fondi ministeriali”.
Foto: Massimilano Pescini, Unione Comunale del Chianti Fiorentino