Firenze – “Abitare il museo. Il corpo dell’arte” è il titolo di una giornata di studi che si propone di attraversare alcune delle più rilevanti esperienze nell’ambito delle nuove modalità di fruizione degli spazi museali, illuminandone i risvolti in termini di benessere individuale e di sviluppo di legami comunitari (lunedì 25 novembre, dalle ore 10:00 alle ore 17:00, a Cango Cantieri Goldonetta a Firenze).
A ideare il convegno – che vedrà la partecipazione di direttori di istituzioni museali, antropologi, operatrici e operatori del welfare culturale – Virgilio Sieni e il Centro Nazionale di Produzione della Danza, come punto di arrivo di un’esperienza artistica durata tredici anni, da quando cioé Sieni ha cominciato a lavorare nei Cenacoli fiorentini sul rapporto psicologico, culturale, emotivo e anche fisico tra il visitatore e l’opera d’arte. In particolare valorizzando il grande patrimonio artistico presente nei piccoli musei toscani.
Nel momento in cui l’osservatore è diventato un produttore usando il suo smartphone che induce una “patologia posturale” – afferma Sieni – è importante recuperare “un approccio di amicizia” con l’opera d’arte, che può instaurarsi solo se la si “incarna” attraverso il proprio corpo. Occorre dunque instaurare “una relazione rinnovata degli spazi museali”.
Il convegno metterà al centro il racconto di alcuni percorsi attivati negli ultimi anni in numerosi musei nazionali, concentrandosi sui progetti di welfare culturale ideati in Toscana da curatrici e operatrici. Le pratiche di trasmissione, osservazione, ascolto e condivisione che i percorsi condotti da Sieni dispiegano nei musei costituiscono la proposta di un nuovo paradigma di fruizione, di dialogo tra utenza e opera, di comunicazione e di accessibilità.
Intorno al Convegno, tre giorni – venerdì 22, sabato 23 e lunedì 25 novembre -dedicati alle intersezioni tra danza e opera d’arte, tra corpo vivo e immagine dipinta: due performance e una lezione sul gesto compongono un ciclo di appuntamenti volti a indagare le nuove modalità di fruizione dello spazio museale e a sondarne le potenzialità e la rilevanza nell’ambito del welfare culturale, a partire dai progetti partecipativi ideati e realizzati da Virgilio Sieni all’interno delle principali istituzioni museali nazionali e internazionali.
Ad aprire la tre giorni, venerdì 22 novembre alle ore 20:00, a Cango Cantieri Goldonetta, è Physys. Lo spazio ventoso, un progetto coreografico di Virgilio Sieni agito da dieci danzatrici e danzatori. Physis deriva dal verbo phyo, e indica l’atto di germinare o fiorire, produrre, aprire o schiudere. Physis fa così riferimento a un processo di modellamento, di formazione e deformazione, ossia un divenire altro delle cose, che muovendosi entrano in congiunzione tra loro. Uno spazio attraversato dalle forme nomadi dello spostamento si dispiega così attraverso la danza: una danza che si abbevera dalla tattilità pittorica richiamata dalle opere del Beato Angelico conservate nel Museo di San Marco.
Sabato 23 novembre, alle ore 17:00, il Cenacolo del Fuligno ospita una Lezione sul gesto condotta da Virgilio Sieni davanti all’Ultima Cena del Perugino. La lezione pratica, aperta a tutta la cittadinanza, sarà preceduta da una introduzioneall’opera d’arte a cura di Stefano Casciu, Direttore regionale Musei nazionali Toscana.
Infine, al termine del convegno, lunedì 25 novembre, alle ore 20:00, il Museo di San Marco ospita Lumen Naturae, un progetto di Virgilio Sieni in relazione agli affreschi del Beato Angelico al Museo di San Marco. Danzatrici e danzatori propongono ai visitatori esercizi ascoltati, brevi sequenze contemplate, ripetizioni meditate, sguardi di attenzione allo spazio delle celle. Il pubblico sarà invitato in questo cammino silenzioso a osservare liberamente e a richiedere, se lo desidera, la trasmissione dell’opera attraverso il gesto.
Foto: Cenacoli Fiorentini 1- GrandeAdagioPopolare – UltimaCena San Salvi (ph Ela Bialkowska @Oknostudio)