Prato – Nel Salone Consiliare del Comune di Prato è stato salutato dal Primo Cittadino della città il Sindaco Matteo Biffoni, l’economista Giacomo Becattini, cittadino onorario pratese, alla presenza del Rettore Luigi Dei dell’Università degli Studi di Firenze, del Preside del Pin di Prato il costituzionalista Maurizio Fioravanti, dei professori Marco Dardi, Giampiero Nigro, Gaetano Ajello , Simone Guercini e Vincenzo Zampi presidente della Scuola di Economia e Management di Firenze.
Atteso il professore Marco Bellandi, uno fra i suoi allievi più vicini, che appresa la notizia dell’improvvisa scomparsa, ha deciso di rientrare dall’Inghilterra, pur sapendo che non avrebbe potuto rendere all’amico l’estremo omaggio.
Accanto alla moglie e alla figlia, anche i rappresentanti del mondo politico fiorentino i professori Carlo Trigilia, Massimo Livi Bacci e pratese il Vicesindaco di Prato Simone Faggi, l’assessore regionale al Turismo Stefano Ciuoffo, la consigliera regionale Ilaria Bugetti, l’assessore comunale alle attività produttive Daniela Toccafondi, gli amici, i conoscenti e tanta gente comune.
“Ricordo – dice il professor Simone Guercini,che ciò che colpiva di Becattini era che riusciva a farsi strada non sposando modelli generati altrove, spiegava in modo semplice essenziale e soprattutto comprensibile. Ha, poi donato tra il 2000 e il 2008 alla sede del Polo Universitario di Prato una raccolta di testi personali, circa 3 mila volumi, che poi con il tempo sono aumentati”.
“Un maestro con la M maiuscola- spiega il professor Giampiero Nigro – un intellettuale interessato alla storia e al rapporto fra l’economia e la storia,non a caso fu il fondatore della Libera Scuola di Artimino.” “Ci ha lasciato uno dei più importanti economisti della storia d’Italia” , così inizia la commemorazione funebre di Giacomo Becattini,il Sindaco di Prato, Matteo Biffoni, -“ma il suo lavoro sui distretti industriali e la teoria sulla ‘Italia calabrone’ , hanno fatto di questo grande studioso colui che per primo ha interpretato la realtà pratese come distretto – ovvero il fenomeno Prato, la città dei cenci e degli stracci, che si trasforma, grazie al suo contributo ,in tesi e dinamiche produttive, dimostrato con l’approfondimento e lo studio “. “Il professor Becattini – continua il Sindaco – anche oggi ci costringe a fare uno sforzo di ricerca, questa è un’eredità che ci lascia e che dobbiamo come amministratori saper cogliere”.
“In nome di questo sforzo culturale abbiamo intenzione insieme alla Università di Firenze di mettere a disposizione una borsa di studio per gli studenti più meritevoli- e conclude il Sindaco Biffoni, ringraziando la famiglia – voi ci avete onorato per aver voluto che l’ultimo saluto al professor Giacomo Becattini fosse fatto qui, in questo salone del Palazzo Comunale, il luogo più importante di una città importante, che il professore ha saputo raccontare e portare alla ribalta nazionale e internazionale e noi anche per questo non possiamo non rendere omaggio a chi ha segnato in bene la vita di questa città”.