Pistoia – Pistoia, la prima città in Italia a scendere in campo con un progetto esemplare, in difesa degli anziani e della società più fragile. “Volontari per aiutare chi è in difficoltà” questo l’annuncio del progetto che la Vicesindaco Annamaria Ida Celesti, ha messo a punto prevedendo una rete di solidarietà che sarà possibile attraverso l’interazione delle Istituzioni con le associazioni di volontariato, il terzo settore e la società civile, debitamente formata allo scopo.
La Vice Sindaco Celesti, che ha la delega alle politiche di inclusione sociale, (e non di assistenza sociale, tiene a dire) lancia così la “rete di protezione” alle fragilità sociali, una nuova forma di cittadinanza attiva per rilanciare un welfare davvero solidale, sostenibile e comunitario.
“Amministratori sociali, così vengono definiti – dice Celesti – e saranno perlopiù pensionati – volontari che a titolo gratuito, e reclutati in base a requisiti ben precisi attraverso un Bando, verranno formati adeguatamente per poter svolgere al meglio questo compito importante, oggi più che mai necessario”
Di cosa si tratta, esattamente? Possiamo dire una sorta di sentinella di quartiere, a protezione degli anziani e di chi non è in grado di provvedere anche alle più spicciole mansioni, come ad esempio uscire a comprare un farmaco perché affetti da influenza, in quanto soli, oppure utile ad aiutare gli anziani a non venir raggirati, od anche semplicemente accorrere per richieste di aiuto generiche. Si parla troppo e spesso di solidarietà, di sostegno ai più deboli, di mettere in campo forze ed idee per un welfare davvero solidale e realizzabile.
Oggi una prima pietra è stata posta, e nel giro di pochi mesi, “ forse già dalla fine di quest’anno ” dice la Vicesindaco, sarà possibile iniziare a dare questo tipo di risposte ai territori di prossimità. “Si pensa, infatti, di dedicare particolare attenzione alle zone del comune di estrema periferia, lontane da servizi e dalla sicurezza, come Bottegone, Piuvica, Cireglio, Piazza, Candeglia, Iano, Baggio, e via dicendo.
“E’ ovvio che nel centro città si avverte meno urgente l’esigenza di aiuto, ma se sarà necessario interverremo sicuramente”: aggiunge Celesti. Sono già tante le manifeste intenzioni dei diversi soggetti disponibili a dare una mano, interessati unicamente a sostenere volontariamente questo progetto importante, che ripropone un po’ il sentimento del passato, quando era normale chiedere al vicino di casa, un aiuto od un consiglio, come persona conosciuta e di fiducia. “Oggi abbiamo perso questo valore, non sappiamo neppure chi abita accanto a noi e gli anziani sono sempre più soli, e spesso senza riferimenti, se la loro famiglia si trova distante oppure sono rimasti vedovi.” Dice Celesti “ è tempo di recuperare e di stare al fianco di chi è meno fortunato e solo, emarginato”. Un amministratore sociale dedicato, quindi, al sostegno ed alla cura ed alla sicurezza di ogni quartiere periferico.
La nuova amministrazione, e specialmente la Vice Sindaco Celesti, ha deciso di investire su questo, rivedendo anche il concetto di assistenzialismo, che non è solo supporto economico a chi si presenta al Servizio sociale, ma ampliandolo anche all’azione di ricerca e di verifica di altre situazioni, magari nascoste per dignità o vergogna, ma esistenti. “Un’azione questa, per cui è fondamentale trovare un’intesa con tutta la comunità, perché si tratta soprattutto di un lavoro di ascolto. Avere un contatto così stretto con i nostri diversi quartieri ci permetterà di avere costantemente il polso della situazione, intercettando le diverse domande presenti sul territorio.
Questo ci permetterà una maggiore connessione con le realtà sociali che non sono ancora in contatto, ed i cittadini, per rispondere ai bisogni specifici.” Un’azione importante che sicuramente pagherà con il tempo, ad oggi intanto c’è il plauso del mondo del volontariato, del sindacato e dei cittadini che ne sono venuti a conoscenza. Andrea Brachi, Cgil, intanto si è già espresso pubblicamente favorevole all’iniziativa, ed ha offerto la massima collaborazione al progetto, in quanto sensibile al tema. Ricordiamo che il segretario generale del sindacato pensionati Spi, è già impegnato nell’organizzare incontri di informazione agli anziani sulle truffe dal titolo “ Io non ci caso” in collaborazione con Questura e Carabinieri.
Ex docenti di psicologia, medici, sociologi e volontari del sociale in panchina, si sono già resi disponibili ad affiancare Celesti per creare quel tessuto di solidarietà fondamentale, oggi più che mai, per alleviare anche i problemi legati alla solitudine.