A Firenze il Calcio Camminato, Pizzul padrino d’eccezione

Firenze – Il calcio camminato sbarca a Firenze e lo fa con un debutto d’onore. Lanciato da Uisp, il “nuovo modo d’interpretare il gioco più bello del mondo”, una versione soft del calcio ad uso di over 50, ha avuto come padrino d’eccezione il commentatore sportivo Bruno Pizzul, che stamattina al Palavalenti ha prestato il suo inconfondibile stile alla prima partita ufficiale del nuovo sport. Attività giovane ad uso di meno giovani, il calcio camminato (o walking football) è nato nel 2011 in Inghilterra in seguito a un sondaggio tra i tesserati di vari circoli di anziani, in cui veniva chiesto loro quale attività avrebbero voluto svolgere. Continuare a giocare a calcio, ovviamente. Da lì, l’idea di creare una nuova versione del gioco, quanto più fedele all’originale, per consentire anche a chi è più avanti con l’età di poter scendere ancora in campo senza rischi. Niente meglio, allora, che giocare a un ritmo più blando: camminando, appunto.

Le regole sono quelle del calcio a 5, con pochi ma fondamentali correttivi. Possono partecipare uomini e donne che abbiano compiuto i 50 anni, distribuiti in due squadre di 5 giocatori più il portiere. Regole ferrea del walking football è camminare; il passo svelto è ammesso ma guai a correre. La novità sta qui: non si perde il gusto del gesto atletico o del tocco di classe, ma allo stesso tempo non si rischia niente. In caso di accelerazione, l’arbitro ferma il gioco e dà un calcio di punizione alla squadra avversaria. La partita di calcio camminato si volge in due tempi da venti minuti l’uno. Rispetto alla versione classica, le regole sono state studiate ad hoc per evitare infortuni e garantire pari opportunità anche a chi possiede difficoltà motorie. La palla, ad esempio, non può superare l’altezza della vita (1,20 metri); è vietato inoltre intervenire in scivolata o con irruenza sull’avversario.

bruno pizzulIl primo obiettivo è la salute delle persone in campo; si privilegia il divertimento e il movimento rispetto all’agonismo. Su queste basi nasce il progetto nazionale Uisp Calcio Camminato – Walking Football, per proporre nuove buone pratiche per la salute e lo stile di vita. In un paese, come l’Italia, che detiene il record negativo del 41% di cittadini sedentari, la nuova versione dello sport italiano per eccellenza può diventare “un nuovo manifesto per la promozione dei diritti alla salute”, come vuole declinarli Uisp, contrastando le crescenti disuguaglianze su questo terreno.

Nel corso della presentazione nazionale sono intervenuti, tra gli altri, il giornalista Gianni Mura e il commentatore televisivo Eraldo Pecci, che insieme al presidente nazionale Uisp Vincenzo Manco hanno dato vita alla prima partita ufficiale della nuova disciplina. Pizzul: “Il calcio non corso ma camminato non è uno sport muscolare o dinamico ma permette di esaltare le doti tecniche individuali. Per me è un motivo di riscatto personale. Da giovane giocavo bene ma mi dicevano che ero lento..”.

calcio cammL’obiettivo di Uisp, adesso, è di diffondere il più possibile il calcio camminato nel paese.Guardiamo a tutti – ha detto Manco – perché il calcio camminato è uno sport per tutti, un’occasione per continuare a muoversi socializzando”.

 

 

 

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