Firenze – Lo straordinario concerto spettacolo, nato nel 2018 in occasione dei trent’anni della Compagnia della Fortezza, ritorna, in una nuova edizione arricchita e completata dalle immagini e dalle musiche degli ultimi spettacoli.
Il Figlio della Tempesta è un susseguirsi incalzante di musiche, parole e immagini per un allestimento speciale pensato come un affascinante viaggio nella storia della Compagnia della Fortezza cui attinge per questo progetto musicale-performativo che ne rielabora l’intero universo iconografico, sonoro ed emozionale.
Una rete fatta di parole, presenze e musica nella quale Armando Punzo e Andrea Salvadori vanno al cuore della ricerca musicale e performativa, creando un concerto spettacolo che è anche un progetto molto speciale che porta in scena l’indissolubile rapporto tra parole e suono che si crea ogni volta che uno dei più eclettici compositori per la scena italiani e uno dei registi più visionari lavorano insieme, dentro il carcere di Volterra.
Le note della musica riempiono lo spazio, entrano nelle vene e nel cuore, riverberano con le parole e le visioni artistiche e si concretizzano nei corpi.
Andrea Salvadori è compositore, musicista, sound designer e produttore discografico. Concepisce il lavoro in termini di opera d’arte totale, innestando e inscrivendo la sua ricerca sul suono e sulla musica all’interno della drammaturgia di opere complesse, intervenendo così nel disegno dello spazio e della testualità, oltre che in quello sonoro, con l’obiettivo di costruire delle vere e proprie atmosfere, mondi sonori e visivi dal segno fortemente immaginifico. L’inclinazione all’autorialità e all’eclettismo e la sua propensione alla scrittura per immagini lo hanno condotto quasi “naturalmente” al teatro – in particolar modo a quello di Armando Punzo.
Armando Punzo. Nato a Cercola (Napoli) nel 1959, inizia la sua attività a Napoli nel ’78 con spettacoli di strada del Teatro Laboratorio Proposta. Dal 1983 è a Volterra, tra i conduttori del progetto Pratiche in attesa di teoria del Gruppo Internazionale L’Avventura. Un brevissimo ritorno a Napoli e poi il trasferimento definitivo in Toscana continuando con il progetto L’Avventura e il lavoro all’interno del Centro di Cultura Attiva “Il Porto”. Allo scioglimento del gruppo, lavora come aiuto regia di Thierry Salmon per “A. da Agatha” da Marguerite Duras. Nel 1987 fonda l’Associazione Culturale Carte Blanche di cui è attualmente direttore artistico. Lo stesso anno, cura la regia di “Etty” da “Diario 1941/1943” di Etty Hillesum, (prima edizione di VolterraTeatro) e nel 1989 la regia di “Verso Camille Claudel” (VolterraTeatro ’89). Il 1988 è anche l’anno in cui inizia a lavorare con i detenuti del Carcere di Volterra: nasce così la Compagnia della Fortezza, allora unico progetto di teatro in carcere, e sicuramente un nuovo modo di fare teatro. A partire dal 1989 fino ad oggi continua in maniera incessante e quotidiana il suo lavoro nella Fortezza di Volterra e alla direzione della Compagnia.
Nel 2023 riceve il Leone d’Oro alla Carriera della Biennale Teatro di Venezia.
A CANGO, nell’ambito de La Democrazia del corpo, sabato 25 marzo ore 19.00 e domenica 26 marzo ore 16.00
Foto di Stefano Vaja