Firenze – Ricorrono i 20 anni dalla prima edizione del Forum sociale europeo, che si è svolto a Firenze dal 6 al 10 novembre 2002.
L’evento è stato uno dei momenti più grandi, partecipati e importanti del movimento alter-mondialista europeo e mondiale. Solo un anno dopo i fatti di Genova del 2001, è arrivato a Firenze ancora più grande, più ampio e più forte, ed è stato accolto da una città aperta, solidale, impegnata e coraggiosa.
Durante il FSE di Firenze è stata promossa e lanciata quella che sarebbe stata la grande manifestazione contro la guerra in Iraq, del 15 febbraio 2003. Firenze e la Toscana hanno celebrato quell’evento con numerose iniziative. Lunedì 7 novembre, alla Biblioteca delle Oblate alle 16.45 è stato proiettato il docufilm “Firenze, il nostro domani” girato nel giorni del Social Forum.
Poi l’inaugurazione della mostra “Firenze e la Toscana a vent’anni dal Social Forum Europeo” alla quale è seguito un dibattito su “Istituzioni, associazioni, giovani, un dialogo ancora possibile” con la partecipazione del presidente della Regione Eugenio Giani, il sindaco di Firenze Dario Nardella, il già sindaco di Firenze Leonardo Domenici, il già presidente della Regione Claudio Martini, il portavoce del Social forum Tommaso Fattori, la presidente della consulta degli studenti di Firenze Letizia Sanapo e il presidente della Consulta degli studenti di Lucca Alessandro Rosati.
Parlare oggi del “Forum Sociale Europeo” di Firenze del 2002 è importante tanto per coloro che lo vissero e possono ricordarlo, quanto per chi non può averne memoria diretta, forse anche perché troppo piccolo o non ancora nato. Il “Forum Sociale Europeo” di Firenze del 2002 fu un evento di ampia portata su molti piani e di straordinario significato per la vita di Firenze con l’arrivo di decine di migliaia di persone, soprattutto giovani, da tutta l’Europa; da ricordare il corteo conclusivo che è a tutt’oggi la più grande manifestazione pacifica di massa che abbia attraversato il capoluogo toscano.
Firenze confermò in quell’occasione la sua secolare vocazione di “città-simbolo”: un luogo dell’umanità, percepito come tale in Europa e nel resto del mondo. Il ricordo però non basta. Questa vocazione va rinnovata giorno dopo giorno in una realtà, la nostra, cambiata e piena di nuove sfide sul fronte della comunicazione, delle relazioni, del senso di appartenenza e della consapevolezza che i cittadini di oggi e di domani devono necessariamente avere.
(Cesare Martignon)
Video di Florence Tv