Overtourism fuori dai tavoli del turismo, “suona male”

Le richieste rimbalzano sul ministro, che però apre sulla tassa di soggiorno proporzionale

Firenze – Prende il via il Forum internazionale del turismo a Firenze, ma il convitato di pietra, l’overtourism, rimane di pietra. E di pietra rimane anche a richiesta, sollevata da più parti, dalle istituzioni locali con la sindaca di Firenze e il presidente della Regione Eugenio Giani fino al presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, di mettere a punto una norma nazionale in tema di affitti brevi e turistici. Norma, che, sostanzialmente sembra di capire che dovrebbe, secondo un intendimento compatto, fare leva sui poteri dei sindaci, ampliandoli per quanto riguarda la regolamentazione del fenomeno. Del resto, à lo stesso Giani a sviluppare il punto, con la constatazione che ogni città è diversa e ciò che viene visto ad esempio a Firenze come un’intollerabile esproprio della città da parte delle piattaforme e dei flussi turistici, può essere, in altri comuni meno battuti, un’opportunità per non fare sprofondare nel degrado un patrimonio immobiliare spesso d’eccellenza. Insomma si continua a tenere in piedi con particolare interesse il principio del turismo diffuso, o accoglienza diffusa, che dovrebbe salvare i nostri antichi borghi dall’oblio e dal degrado.

Un tasto questo che sembra trovare particolare accoglienza anche da parte del Ministero e della ministra Santanché, a Firenze per il Forum, che tuttavia esibisce un atteggiamento negazionista per quanto riguarda l’overtourism. Richiamando alla mente quando, nel periodo della pandemia da covid, “gli imprenditori piangevano per la mancanza di turisti”, la ministra sottolinea “overtourism suona male, è una bestemmia dire che ci sono troppi turisti in Italia”. Tant’è vero che, se i toni scendono quando si tratta di tassa sul soggiorno, rivedibile, concede Santanchè, anche se non per aumentarla ma per revisionarla in nome della proporzionalità, non si tocca il tema dei poteri dei sindaci, che viene liquidato in una battuta, “non capisco cosa significa più poteri ai sindaci”. Anche perché il vero tema, secondo la ministra, sono i numeri diffusi dal ministero del turismo che dicono che la spesa turistica anno scorso ha raggiunto la cifra record di 155 miliardi, per un valore aggiunto di 368 miliardi di euro, pari al 18% del Pil nazionale.

Se i numeri sono questi, in effetti, sarà un po’ arduo decidersi a creare norme che diano ai sindaci il potere di razionalizzare il mercato degli affitti brevi turistici. In ogni caso, dal conto stanno fuori l’impatto socio economico che l’ondata comporta per i residenti, per le attività di prossimità quasi totalmente scmparse dai centri storici (Firenze in primis) dal mercato immobiliare impazzito, da un sistema insomma, che , in tempi non sospetti, faceva definire a Laura Grandi, ex segretaria regionale del Sunia, inascoltata Cassandra, che “Firenze è una città per ricchi”. Senza parlare del costo socio economico che si vede aprendo la finestra lavoro. Da anni, anche in questo caso, la Cgil parla delle forti componenti di lavoro nero o irregolare che si annidano nel comparto del settore turistico.

Sponda insospettabile per il fronte che chiede maggior e regolamentazione del settore con l’occhio attento alla tutela delle città e delle comunità che ci abitano, Ignazio La Russa, presidente del Senato, che si lascia andare a paragonare Firenze, “alla Fiera di Sant’Agata a Catania”, con la differenza che la popolare fiera dura due giorni, a Firenze è sempre la stessa ressa. E da parte sua, torna sul tasto che anche Santanchè non ha del tutto tralasciato, ovvero la gestione dei flussi, che si “possono regolamentare”. Come, il Ministero “credo ci stia lavorando per rendere vivibile una città”.

A informare il ministro su numeri e dati ci pensa la sindaca di Firenze Funaro che li sciorina per quanto riguarda la crescita delle presenze in città, in due anni, +32%. Una situazione che può essere gestita, ad esempio con una legge come quella per Venezia, come ricorda la stessa prima cittadina, che rassicura sul fatto che l’interlocuzione con la ministra, cominciata in estate, “andrà avanti”. Poco importa che punti di vista siano opposti.

Intanto, a portare all’attenzione i disagi dell’overtourism, ci ha pensato un presidio con tanto di striscione davanti all’ingresso principale della Fortezza da Basso, dove si tiene il Forum. L’iniziativa è stata organizzata da Salviamo Firenze X Viverci (Salviamo Firenze X), Sullo striscione c’era scritto: “Firenze muore d turismo selvaggio e speculazione”. Inoltre è stata presentata la campagna di protesta lanciata dal movimento.

“In questi giorni si parla di turismo “come oro” – si legge in una nota stampa del gruppo – di come facilitare investimenti dei fondi speculativi, di come aumentar ei milioni di turisti in arrivo, di come trasformare le nostre città in città-albergo da cui cacciare i residenti. Si parla di lavoro nel settore, ma è lavoro sottopagato, spesso al nero”. Ma soprattutto, chiedono gli organizzatori – non si risponde a una domanda fondamentale: quanto deve guadagnare una persona per vivere a Firenze?”.

“Firenze è una città piccola e delicata – conclude Massimo Torelli, fra i promotori della nuova fase di mobilitazione – il simbolo sarà una X dalla molteplice lettura, un segnale d’allarme per i danni in corso, sarà un PER ridare una possibilità di resistenza e di coraggio. Sarà anche un cerotto sule ferite di questo sfruttamento, come quello apposto sulle KeyBox che stanno dilagando sui muri della nostra città”: Non adesivi particolari, ma due pezzi di nastro adesivo messi a X.

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