Restauro: la Carta di Venezia, tra crisi climatica e archeologia

Convegno-bilancio a 60 anni dalla sua promulgazione

Scenari e riflessioni sul patrimonio culturale italiano e internazionale dopo sessant’anni di storia dalla Carta di Venezia. Memorie e testimonianze provenienti da tutto il mondo in un convegno, organizzato dall’Ateneo fiorentino, presentato a Firenze nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio e ospitato al Dipartimento di Architettura Santa Teresa il 25 e 26 ottobre 2024. Dal titolo “1964-2024 La Carta di Venezia. Riflessioni teoriche e prassi operative nel progetto di restauro”, dove si è parlato di restauro e conservazione di monumenti e siti. Di teoria e prassi operativa nel progetto di restauro conservativo.

Nel 1964 è stata promulgata la Carta di Venezia per il restauro e la conservazione del Patrimonio architettonico internazionale con l’intento di esprimere la necessità e l’urgenza di definire principi condivisibili nel campo della tutela dei monumenti creando le basi per un dialogo fra tutte le nazioni. L’attuale convegno fiorentino ha permesso di riflettere sui contenuti e l’impatto della Carta nel mondo, la portata culturale e gli interventi di restauro nel tempo.   

All’evento, aperto nel Salone dei Cinquecento, sono intervenuti Giovanni Bettarini, assessore alla Cultura del Comune di Firenze, Ersilia Menesini, prorettrice alla Didattica, orientamento e servizi agli studenti di Unifi, Antonella Ranaldi, soprintendente Archeologia, Belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, Giuseppe De Luca, direttore del Dipartimento di Architettura, Renata Picone, presidente SIRA e Teresa Patricio, presidente ICOMOS International.

Il confronto si è reso necessario per i tanti cambiamenti avvenuti recentemente e il diverso concetto critico e metodo progettuale che in tutti questi lunghi anni è cambiato, evolvendosi. Questo convegno è stato l’occasione per un dialogo aperto e una profonda riflessione collettiva a partire dal senso, dai contenuti, dallo straordinario impatto della Carta di Venezia.

Le varie sessioni hanno affrontato numerose tematiche: le motivazioni, la costruzione e il dibattito internazionale prima di Venezia, il ruolo dei protagonisti nella costruzione della Carta, i problemi legati alla traduzione e gli strumenti per la diffusione della Carta di Venezia nel mondo. Infine la Carta di Venezia alla prova dopo sessant’anni, con le tematiche di ricostruzione architettonica e urbana nei casi studiati dal secondo Novecento all’attualità.

In modo particolare sono stati riportati interventi sui modi e le forme gestionali nelle attività ed esperienze di restauro delle Soprintendenze e degli istituti della Tutela. Successivamente è stato dato spazio ai metodi di attuazione degli interventi alla luce delle nuove sfide contemporanee attuate con tecnologie digitali, diagnostiche e strumentali all’avanguardia, per contrastare la crisi climatica. Significativi gli interventi sulle città storiche a confronto con il concetto attuale di sostenibilità. Successivamente il convegno si è arricchito di una collaborazione scientifica con ICOMOS Italia ed ICOMOS International, il Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti, organizzazione non governativa advisory body dell’UNESCO. La sua missione è quella di promuovere la conservazione, la protezione, l’uso e la valorizzazione di monumenti, complessi costruiti e siti.

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