Firenze – Il 79esimo anniversario della Liberazione, a Firenze, ha raggiunto subito il suo acme quando, dopo la tradizionale cerimonia della deposizione della corona d’alloro in piazza Unità d’Italia in onore ai caduti, in una piazza della Signoria gremita da migliaia di persone, lo scrittore Stefano Massini ha letto l’ormai famoso intervento di Antonio Scurati, quello bloccato dalla Rai che infinite polemiche ha sollevato e solleva, per il deciso sapore di censura che l’episodio ha subito assunto.
Una piazza particolarmente gremita, in cui le parole di Scurati lette da Massini sono volate di bocca in bocca. Erano presenti anche i candidati sindaco del Pd, Sara Funaro, e l’ex direttore degli Uffizi Eike Schmidt, candidato sindaco di FdI e FI, che portava al collo un fazzoletto dell’Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti (Aned). Prima di Massini, sull’arengario si sono alternati il sindaco Dario Nardella, tre studenti che hanno partecipato, grazie all’adesione delle loro scuole al Progetto dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea e Vania Bagni, presidente dell’Anpi fiorentina. Ma è stato dopo la lettura particolarmente applaudita dell’intervento di Scurati, che un fremito ha invaso la piazza gremita, quando Massini ha ricordato che, grazie a un sondaggio di questi giorni, il 72% degli italiani si dichiara antifascista, e che “questo è un giorno di rinascita”. Gente anche in piazza Poggi, nonostante il tempo incerto.
Infine, la giornata si sta chiudendo con l’ iniziativa, anch’essa storica, della festa in Santo Spirito, in cui già dalle ore 15 sono stati approntati stand e banchini. Sotto il palco, uno striscione a caratteri cubitali che lancia lo slogan No Nato, in relazione alla riapertura della caserma Cavalli che ha già sollevato proteste di comitati e associazioni. La festa di Santo Spirito, una delle più sentite a livello cittadino, unisce una serie di memorie sacre alla città antifascista, in quanto vede in poche centinaia di metri due nodi focali della memoria cittadina, dal luogo in cui, accanto alla Basilica, fu assassinato Potente, il capo partigiano medaglia d’oro Aligi Barducci e poco più in là, in piazza Tasso, la strage di civili perpetrata dalla famigerata Banda Carità, una delle più impunite e vigliacche stragi perpetrate in città: in giorno di mercato, una camionetta con i membri della banda giungendo dal viale Petrarca, si fermarono e senza alcuna provocazione cominciarono a sparare alla folla. Una pagina ancora non del tutto chiarita, che lasciò sul terreno 5 morti, fra cui un bimbo di 8 anni, Ivo Poli, cui è intitolato il giardinetto con i giochi presente nell’area. Fra i banchini in cui sono in vendita libri e materiale di vario genere, anche quello di Fuori Binario, il giornale di Strada di Firenze, e varie raccolte firme, fra cui quella per lo stop al cantiere di via Mariti, teatro di una strage di lavoratori avvenuta a febbraio per la creazione nell’area di un giardino pubblico intitolato alle vittime. Dal palco svariati interventi, dagli studenti si sindacati di base alle associazioni. Al termine del corteo, che porta una corona d’alloro al cippo dei martiri in piazza Tasso, ritorno in Santo Spirito dove si terrà un concerto.
foto Luca Grillandini