Genio poliedrico e prolifico, testimone e interprete scrupoloso del suo tempo, ricercatore inesauribile. Giorgio Vasari con il suo importante lascito culturale ha inciso in modo indelebile nel racconto universale del Rinascimento.
Il suo dono più grande, il più famoso, “Le vite de’ più eccellenti pittori scultori e architettori” è un documento storico ineguagliabile per ricchezza e precisione. Tante e notevoli le sue opere pittoriche e di architettura.
A 450 anni dalla sua morte, Arezzo, sua città di origine, dedica al maestro due anni di celebrazioni, con mostre ed eventi volti ad analizzare, approfondire e valorizzare la sua figura e la sua attività.
“Arezzo. La città di Vasari”: è un progetto, completo di dieci mostre, ricche di documentazione storica e una grande mostra di rilievo internazionale, che si svolge da maggio 2024 a febbraio 2025. Il programma prevede una connessione completa tra musei, biblioteche e archivi aretini per celebrare il grande protagonista tardo rinascimentale e contestualizzare la sua vita sul territorio in cui operò e visse: Arezzo, la città toscana che meglio conserva le testimonianze della sua attività artistica come le Logge di Piazza Grande a Casa Vasari, la trasformazione della badia delle Sante Flora e Lucilla e i dipinti della Santissima Annunziata e della SS. Trinità.
È nato così un percorso museale attraverso il quale si uniscono varie istituzioni cittadine, la Biblioteca Città di Arezzo, la Casa Museo Ivan Bruschi, la Fraternita dei Laici, la Galleria Comunale d’arte Moderna e Contemporanea, il Museo Archeologico Nazionale “Gaio Cilnio Mecenate”, il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna, il Museo di Casa Vasari, il Museo diocesano di Arte sacra, l’Archivio di Stato e il Museo Orodautore, per evidenziare l’impatto e il valore di Giorgio Vasari.
La mostra internazionale dal titolo “Giorgio Vasari. Il teatro delle Virtù” alla Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea, da ottobre 2024 fino a febbraio 2025, è il fulcro delle celebrazioni vasariane. Curata da Cristina Acidini, con la collaborazione di Alessandra Baroni, l’esposizione, con tavole dipinte e disegni di Giorgio Vasari e di artisti contemporanei, si avvale di prestigiosi prestiti nazionali e internazionali ed evidenzia la ricchezza di invenzioni sacre e profane pensate dal Vasari per il granduca Cosimo I, suo protettore dal 1550 alla morte, nel 1574. In mostra, insieme ad altri manufatti, anche la Chimera, bronzo etrusco rinvenuto nel 1535 ad Arezzo, ed entrato nelle collezioni ducali.
Altre mostre ripercorrono l’esperienza del Vasari. Inizia a maggio, fino a luglio 2024, la mostra “Per gloria dell’arte et honor degli Artefici: Vasari scrittore e artista immortale”: nella Biblioteca Comunale, a cura di Elisa Boffa, che ripercorre, attraverso testi e documenti, la storia della famiglia e la formazione di Vasari.
Nel mese di giugno il Museo Archeologico Nazionale presenta “I Vasari “vasai” e il loro rapporto con la produzione ceramica aretina di età antica”, che evidenzia la fortuna e le connessioni della famiglia Vasari partendo dal nonno, “vasaio”, a cura di Maria Gatto. Nello stesso periodo alla Fraternita dei Laici, parte “Honorato e Gratiosa. La Loggia di Giorgio Vasari” dove saranno illustrate le Logge vasariane, e altre importanti testimonianze compreso l’atto di nascita allo Spedale degli Innocenti di Firenze. Fino a febbraio 2025.
Al Museo di Arte Sacra inaugurerà a luglio “Si è mangiato altro che pane e messer Giorgio. Fortuna critica e nuove ricerche sullo Stendardo dei Peducci” con lo stendardo processionale dipinto dal Vasari nel 1549 per la Compagnia di San Giovanni Battista dei Peducci.
A settembre altri 3 eventi compongono le celebrazioni: “Costruire un’immagine di sé: Giorgio Vasari attraverso le sue carte”, all’Archivio di Stato, a seguire “Il disegno fu lo imitare il più bello della Natura. La casa, i disegni, le idee: Giorgio Vasari e la figura dell’intellettuale architetto”, con disegni e sculture di Casa Vasari. Al Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna si aprirà la mostra “Alcuna cosa fuor dell’uso comune. Il convito per le nozze di Ester e Assuero di Giorgio Vasari”, dove è esposto il dipinto ad olio su tavola raffigurante il terzo dei quattro conviti narrati nel Libro di Ester insieme ai disegni preparatori.
Infine il Museo Orodautore in memoria di Vasari, 15-20 artisti-orafi e designer, sono invitati a progettare un ornamento “pensando al Vasari” e farlo realizzare alle ditte del territorio. I manufatti saranno esposti in una mostra dal titolo “… mi posi all’orefice. Omaggio a Vasari”.
Il programma di tutti gli eventi, concerti, visite guidate ed iniziative sono disponibili sul sito fondazioneguidodarezzo.com.
Le celebrazioni sono promosse e organizzate dal Comune di Arezzo, Fondazione CR Firenze con Fondazione Guido D’Arezzo in collaborazione con Direzione regionale musei della Toscana del Ministero della Cultura, Gallerie degli Uffizi.
La curatela è affidata al comitato scientifico presieduto da Carlo Sisi nell’ambito delle celebrazioni per l’Anno Vasariano, e composto da Cristina Acidini Luchinat, Alessandra Baroni, Alessandro Cecchi, Eliana Carrara, Carlo Falciani, Massimiliano Rossi, Laura Donati, Anna Bisceglia, Stefano Casciu e Simone Verde.
Sono partner dell’iniziativa Archivio di Stato di Arezzo, Diocesi di Arezzo, Cortona e San Sepolcro, Biblioteca Città di Arezzo, Fraternita dei Laici di Arezzo, Fondazione Arezzo Intour.
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Per tutte le informazioni: info@fondazioneguidodarezzo.com – fondazioneguidodarezzo.com