Testo: dall’idea alla pubblicazione tre giorni su tutto ciò che fa un libro

Terza edizione del salone alla stazione  Leopolda dal 23 al 25 febbraio

E tre. Come nel terzo tempo del Rugby tutti si abbracciano, sarà una grande festa, annuncia  Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine  e amministrare unico di Stazione Leopolda. Torna a Firenze per la terza edizione, Testo, sottotitolo: “Come si diventa un libro”, alla stazione  Leopolda dal 23 al 25 febbraio. Per  presentare non solo una fase ma l’intero percorso del libro : dal lavoro dello scrittore, a quello di editor, traduttori, grafici, promotori e librai, fino al lettore. Oltre a offrire le stesse opportunità a tutti, che si tratti di piccoli o grandi editori, in una fiera  nata nel 2022 e subito accolta con successo fino a conquistare nel 2023 oltre diecimila visitatori.

Questa terza edizione si arricchisce ancora di proposte e si consolida come assolutamente unica, diversa da tutte le altre fiere del libro e come tale ormai riconosciuta a livello internazionale. Organizzata da Pitti Immagine, è stata ideata da  Maddalena Fossombroni  e Pietro Torrigiani, fondatori della libreria Todo Modo, “i  genitori di Testo”, li chiama Poletto che raccolse entusiasta il suggerimento e promosse  l’entrata di questo particolare salone nell’album dei saloni di Pitti.  “Una bella scommessa mettere insieme moda e libri”, sorride il direttore spiegando che  «Testo è molto più di una fiera. È un momento di fruizione culturale collettiva che mutua l’esperienza fortemente civile e educativa dell’andare in libreria e che vuole trasmettere l’idea di sistema, in cui ogni parte è connessa. Lo sforzo di tutti i soggetti coinvolti è quello di raccontarsi al pubblico vasto nella maniera più chiara ed efficace possibile, cercando di offrire modi nuovi di parlare di letteratura e affermando con forza il valore dell’esperienza collettiva che solo un luogo fisico e le persone insieme possono generare”.

Una terza edizione che è  sempre più ponte, non solo  tra l’inizio e l’uscita del libro, ovvero tra il pubblico e tutti coloro che hanno a che fare con il libro,  ma che quest’anno diventa anche il ponte più difficile: tra passato e contemporaneità, senza mettere il primo nel museo e avventurare la seconda nel mondo senza radici. La novità la svela il presidente del Gabinetto Viesseux, Riccardo Nencini, annunciando la partecipazione “concreta e reale”  del Gabinetto, ovvero di una delle più importanti e riconosciute istituzioni culturali italiane, all’interno di Testo. Fino a aprire, il  23 febbraio,  la Sala Ferri per un ciclo di presentazioni letterarie in cui, tra gli altri, “faranno Testo” Carlo Emilio Gadda, Eugenio Montale, Giovanni Papini, Federico Tozzi, ovvero l’archivio moderno del Viesseux a sua volte ponte tra quello storico e il presente. Un’iniziativa che trova entusiasta l’assessora alla cultura della Regione (che dà  il patrocinio a Testo), Cristina Giachi:  “Coincide con il nostro proposito di rafforzare il  filo di una nuova proposta culturale che riannodi il presente con un passato non più sentito come opprimente”. Come anche Alessia Bettini, vicesindaca di Palazzo Vecchio che collabora all’iniziativa.

 Testo ospiterà 149 case editrici,  grandi e piccole, di cui 55 al debutto, e un ricco programma di eventi, presentazioni, laboratori, progetti e partecipazioni speciali. Numerosi  gli ospiti internazionali, tra cui Bernardo Atxaga, Anne Bony, Björn Larsson, Alain Mabanckou, Sara Mesa, Maddie Mortimer, Marie Nimier, Christian Guay-Poliquin, Sylvie Richterovß, Lydie Salvayre, Malachy Tallack, Dizz Tate, Sylvain Tesson, Azaaren Van der Vliet Oloomi, Tamar Weiss Gabbay, Nick Thorpe. Molti dei quali con i loro libri in uscita in questo momento. Tra gli autori e gli ospiti italiani ci saranno Niccolò Ammaniti, Dino Baldi, Jonathan Bazzi, Daria Bignardi, Massimo Cacciari, Edoardo Camurri, Alessandro Cattelan, Ermanno Cavazzoni, Giulia Corsalini, Filippo D’Angelo, Milo De Angelis, Pietro Del Soldà, Paolo di Paolo, Claudia Durastanti, Lorenzo Fantoni, Antonio Franchini, Gabriele Frasca, Luciano Funetta, Ilaria Gaspari, Vera Gheno, Tommaso Giartosio, Carlo Ginzburg, Gipi, Wlodek Goldkorn, Graziano Graziani, Gian Marco Griffi, Pietro Grossi, Ginevra Lamberti, Francesco Maino, Stefano Mancuso, Federica Manzon, Melania Mazzucco, Tomaso Montanari, Andrea Morstabilini, Sacha Naspini, Francesco Pacifico, Alessandro Piperno, Laura Pugno, Christian Raimo, Lidia Ravera, Vanni Santoni, Luca Scarlini, Nadia Terranova, Emanuele Trevi, Maurizio Trifone, Chiara Valerio, Marco Vichi, Selene Zorzi.  Arriveranno anche nomi del mondo dello spettacolo, da Alessandro Cattelan  che,  come editore, presenterà “Accento” a  Roberto Vecchioni con il libro “Tra il silenzio e il tuono”.

 Verrà ricreato il percorso di vita del libro,  dall’idea dello scrittore alla sua pubblicazione,  tra laboratori, narrazioni, incontri, liste di letture da condividere sui social e varie  altre  opportunità per la sfaccettata comunità di lettori. Un percorso verrà ricreato nella grande stazione granducale  Leopolda attraverso  sette stazioni virtuali (manoscritto, risvolto, traduzione, segno, racconto, libreria, lettore). Racconta Pietro Torrigiani: “ Fu Maddalena che una mattina del 2017 mi disse : basta, non ne posso più di  tutte queste fiere  che mettono in luce solo gli autori e gli editori. Ci vuole una fiera diversa,  una fiera sistematica che comprenda il traduttore, il grafico, il lettore, tutti quanti fanno parte del mondo del libro,  come i semi da cui nascono gli alberi”. Prosegue, insieme a Maddalena Fossombroni: “ Immaginammo che il luogo adatto  avrebbe potuto essere la Leopolda e pensammo a sette stazioni all’interno, ognuna con il suo capostazione, ovvero un direttore artistico e ne parlammo a Agostino Poletto che raccolse subito l’idea.

Poi passarono gli anni del Covid e intanto  studiavamo come e cosa fare. Finita la pandemia,  siamo usciti. Collaboriamo con una serie di realtà come Tempo Nomade, un gruppo di 50 o 100 persone che una volta al mese si riuniscono a Todo Modo su percorsi di lettura legati al bosco. Puntiamo, come ospiti di Testo, su autori bravi ma non così conosciuti, o, meglio anche conosciuti ma non autori da botteghino. In soldoni nomi che costruiscano una solidità,  che non attirino come le farfalle, ma gettino semi nel giardino. Vogliamo fare una manifestazione, o salone, o evento, non sapremmo neanche come chiamarlo, forse salotto del libro senza nessun imbarazzo perché indica eleganza e buon gusto, in cui vinca il Less is more: la qualità  e la freschezza più  della quantità”. Un salone “democratico” , lo definisce l’ad di Pitti  Immagine,  Raffaello Napoleone, “che promuove i piccoli editori ma non disdegna i grandi. Solo da’ a tutti l’opportunità di presentarsi mettendoli nella condizione di fare i registi di cosa vogliono dimostrare di essere , di qual’è il loro progetto, qualunque sia il fatturato”. 

Il programma di presentazioni, incontri e eventi è stato messo a punto da un team di curatori, scelti non solo a Firenze ma anche da fuori, che rivestono il ruolo di capistazione: Luca Briasco, editor di narrativa straniera, traduttore e editore di Minimum Fax,  Andrea Gessner, editore di Nottetempo, Beatrice Masini traduttrice, scrittrice e direttrice di divisione di Bompiani,  Giovanna Silva e Chiara Carpenter, rispettivamente fotografa e editor, fondatrici di Humboldt Book, Leonardo G.Luccone, direttore dell’agenzia letteraria e studio editoriale Oblique, Maddalena Fossombroni e Pietro Torrigiani, Riccardo Ventrella, responsabile delle relazioni internazionali della Fondazione Teatro della Toscana.

Non saranno solo tre giorni per guardare  e ascoltare ma si potrà anche partecipare a una serie di laboratori legati alle sette stazioni,  gratuiti ma su prenotazione per un numero limitato di partecipanti.  Ci saranno  lezioni sull’editoria aperte a tutti e  di traduzione per i professionisti, corsi per librai e laboratori sui libri per ragazzi, iniziative per le scuole.  Ogni editore proporrà una selezione di titoli – manifesto delle proprie scelte e che i lettori approfondiranno confrontandosi con editor, redattori,  uffici stampa e visite a cura dei librai. Altri titoli dei cataloghi saranno esposti sugli scaffali.  Per la prima volta arriva a Taste l’edicola di Pitti Mags che espone le riviste indipendenti e da collezione. Il Post  torna attraverso le sue collaborazioni con Ioperborea e la Fondazione Peccioliper. Appariranno per la prima volta  la sala radio Gridolini a cura di Todo Modo, la  redazione del quotidiano Testone!,  un gruppo di illustratori e fumettisti. Ci sarà un focus, come spiega Francesca Tacconi (coordinatrice eventi speciali di Pitti) sulla traduzione dal francese. Per citare solo qualcuna delle tante iniziative.

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