Dimmi che presepe posti e ti dirò a che poltrona ambisci

Sapete cosa c’è dietro la polemicuccia-uccia-uccia del presepe plurigenitoriale e multigender, ovvero un innocuo (con la sola pecca della banalità) post di Più Europa a livello nazionale? Pensate sia una battaglia di ideali sulle tradizioni tra esegeti di lingue classiche o di valori familiari tra le diverse gradazioni di cristiani? Acqua, acqua, peraltro poco benedetta, siamo piuttosto lontani.

Questa diatriba da comari chiozzotte, anzi da beghine padane, è da leggersi molto più prosaicamente nell’ambito della lotta all’ultimo voto che si sta delineando al centro dello scacchiere politico. La vicenda è (piuttosto) nota, almeno per chi frequenta i social con una certa assiduità. Gli eredi del partito di Pannella hanno infatti, la vigilia di Natale o giù di lì, diffuso un post quadripartito ove, al posto della Famiglia di Nazareth tradizionale, c’erano anche due “Giuseppi” (per dirla alla Trump nel citare Conte), due Marie, un Giuseppe e Maria con bambinello creolo (peraltro colore di pelle molto più verosimile rispetto alla versione teutonica più diffusa), ed uno con la sola Maria con Bambinello, entrambi dalla pelle scura. Lettura da Vangelo postumo più che apocrifo ma perfettamente in linea ad esempio col pensiero della segretaria nazionale Pd Elly Schlein (la stessa cui pochi giorni fa i “cattolici” sono andati a pietire maggior rappresentanza dentro il partito). Apriti cielo. La postata di Più Europa, non molto originale per la verità, ha suscitato l’immancabile ira di qualche leghista e qualche meloniano di destra, restando ignorata come naturale che fosse, dai giornaloni che contano (eccezion fatta per la Stampa che l’ha pure difesa) ma duramente contestata da La Verità e Libero, com’era altrettanto naturale che fosse.

A livello locale, reggiano cioè, è stata invece al centro di una polemica innescata da ambienti vicinissimi al famoso pattone di cui la qui presente testata va cianciando da mesi, ovvero quella poco naturale alleanza tra esponenti dell’ex sinistra Dc con esponenti ex Ds che regge la baracca (con sua grande gioia) da molto tempo e che oggi, causa mancato accordo sul candidato sindaco, rischia seriamente di perdere posti di potere e denaro fino a ieri più che garantiti. Il motivo dello scandalo piueuropeista dal presepe ambiguo? L’offesa che esso avrebbe arrecato ai “cattolici” da una parte, dall’altra l’urticazione invece provocata al mondo laico pur sempre rispettoso però delle religioni.

Questa clamorosa lettura fuori dalla storia e banalizzante all’estremo qualsiasi concetto di complessità all’interno di gruppi culturali così variegati cade peraltro negli stessi giorni in cui Papa Francesco (evidentemente meno “cattolico” di quelli del pattone) ha aperto alle benedizioni delle coppie omosessuali e di fatto e le Dehoniane invece hanno dato alle stampe la Bibbia Queer (probabilmente pure faziosa e woke ma corredata dai contributi di numerosi teologi). Edizioni anche queste sempre evidentemente meno ferrate da un punto di vista ermeneutico di quelli del pattone reggiano, che ora con i loro post si mettono anche a dare lezioni di teologia un tanto al chilo.

La verità è che a coloro che si sono stracciate le vesti per il presepe multigender (trattasi ripetiamo di post facebook, mica l’hanno fatto in Vaticano), molto probabilmente della famiglia, sia essa tradizionale o no, dei “cattolici” (intesi sia in senso monolitico come discenderebbe dalla loro descrizione distorta che variegatissimo tra conservatori e progressisti com’è nella realtà), dei presepi, della Terresanta e dintorni, della letteratura cristiana antica e non, interessa il giusto. Cioè poco o nulla.

Interessa invece molto di più erodere a quelli di Più Europa-IV-Psi, forze che a livello locale han già chiesto discontinuità rispetto alle ultime giunte a differenza di quelli di Azione di Claudio Guidetti che hanno mostrato ampissima subalternità al Pd, ciò che giace del consenso di centro. Quelli dal presepe ambiguo, in soldoni, potrebbero non accontentarsi di barattare la loro autonomia politica con un assessorato o due scranni nelle partecipate. Ecco perché il loro post di discutibile gusto diventa pietra di scandalo del perbenista-moralista improvvisato in odore di amministrative. Mentre tutto tace ad esempio se a Reggio si scende in piazza manifestando per Hamas gridando Allah-u-Akbar o se quelli di Rec fanno il pubblico elogio di Toni Negri (condannato a vari anni di carcere per reati connessi al terrorismo rosso). Volete mettere col post natalizio?

Come abbiamo scritto di recente, confermando ahinoi la nostra recente vena di profeti portajella, che anche a Reggio i cattolici del Pd, intesi nel senso più ampio, abbiano un problema di identità (non di potere almeno finché vivrà Dario Franceschini), è indiscutibile. Che utilizzino il presepe di Più Europa accodandosi a qualche leghista già adoratore delle acque del Po, per far polemiche da quattro soldi con gli altri partitini di centro, è invece un po’ patetico. E conferma quella tremenda difficoltà a volare alto che gli ultimi eredi della Dc forse non hanno davvero più (più facile prendere a schiaffoni gli ex radicali che non gli ex Pci in effetti).

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