Il periodo natalizio o poco più, magari fino a metà gennaio. Poi si dovrà prendere una decisione perché l’impasse sul nome del candidato rischia di diventare un clamoroso autogol. Anzi, lo è già diventato, sia a Modena che a Reggio. Il che rende un po’ più piana la strada agli avversari di centrodestra già trainati dall’effetto Governo.
A Reggio e Modena non ci si mette d’accordo sul papabile sindaco di coalizione a tal punto che è andata esaurita pure la gamma degli escamotage possibili prima del redde rationem. Un tiramolla tra Consultazioni dei Mille (a Reggio) e frenetiche riunioni (a Modena) per risolvere il dilemma, apparentemente irrisolvibile. E se, ai piani alti ora, nessuno vuol più le primarie (“lacrime e sangue” per le divisioni interne), lo stallo rischia di far implodere l’ambaradan. Altro che “lacrime e sangue”, qui si rischia la deflagrazione.
Ecco che rumors ben informati, che echeggiano nelle stanze dei bottoni delle segreterie provinciali, parlano dell’ultimo mese utile per decidere in casa dei due partiti cugini. Entro la fine dell’anno si trova il candidato, con buona pace definitiva delle primarie, o si va alla decisione verticistica su Reggio e Modena. In sostanza la scelta si farà a Roma in via del Nazareno. Come sarà dunque possibile mettersi d’accordo in pochi giorni su ciò che ha creato scompiglio e divisioni per mesi e mesi? Ecco ci siamo capiti. Mangiato il panettone si vedrà.