Sovranisti a Firenze, parola d’ordine, uniti alle europee per “liberare Bruxelles”

Oltre un migliaio al corteo di Firenze antifascista, striscioni contro Le Pen e Salvini

Firenze – Mentre cominciano i lavori del summit sovranisti europei (senza buona parte dei leader invitati, da Le Pen a Wenders a Wilder), in cui sono presenti i rappresentanti di 12 diverse formazioni sovraniste europee, con una buona componente francese seppur orfana di Le Pen, la città reagisce con le 5 manifestazioni annunciate, dai presidi in tre punti di accadimenti razzisti e fascisti ( sul ponte Vespucci dove fu ucciso Idy Diene, in piazza Dalmazia teatro del pluriomicidio dei senegalesi Samb Modu e Diop Mor e in via Taddea dove fu trucidato dai fascisti il sindacalista Spartaco Lavagnini) , allo striscione innalzato a piazzale Michelangelo, fino al corteo, previsto per le 15 con raduno a Porta a Prato. Le prime 4 manifestazioni sono state organizzate dalla Rete democratica fiorentina, mentre il corteo da Firenze Antifascista.

Alla convention sovranista, un Salvini in cerca di accrediti per le prossime europee, non esita ad aprire il confronto anche fra i suoi stessi alleati. Convention off limits per i giornalisti, con cui si intrattiene invece prima di entrare, nella sala dove lo aspettano 2mila persone rappresentanti le 12 forse politiche di destra presenti. Di mira immediatamente, Tajani, cui manda un messaggio chiaro: “Sbaglia, se preferisce la sinistra. E’ un errore. Per quanto mi riguarda, preferisco costruire un’alternativa alla sinistra”. Un discorso che sembra quasi voler parlare anche a chi, nel gruppo di FdI, nutre dubbi sulle alleanze spericolate con il settore più estremista della destra europea. Poi, torna sull’usato sicuro: polemica contro Soros, contro “l’inciucio” fra popolari e socialisti a suo dire che sta preparando Gentiloni, no all’Europa dei tagli, sì al nucleare, ni con molti dubbi per l’elettrico. Quanto alle proposte, casa, lavoro , diritto alla salute, e il governo non si tocca, anzi, “durerà fino al 2027”. Magari dimenticando che, a proposito di casa, Meloni ha levato di mezzo i contributi affitto e ad ora non ci sono proposte sul tavolo, ma solo un inasprimento delle pene e più galera per chi resiste allo sfratto, inquilini e chi li sostiene non importa. Salvini spinge anche sulla giustizia “riforma doverosa e urgente” e sulle autonomie, “salvezza per l’Italia tutta, da nord a sud isole comprese”.

Ancora avanti, su Hamas e l’Ucraina: “Preoccupanti i fil1o-palestinesi e filo-Hamas”, mentre sull’Ucraina “la posizione della Lega è sempre stata chiara”. Ancora polemiche su Nardella, “che decide che solo ci è di sinistra può visitare gli Uffizi”, ringraziamenti al direttore Eike Schmidt, sempre più vicino alla candidatura a sindaco per il centrodestra. Il sindaco di Firenze ha scritto in un post su Facebook: “Firenze è la grande capitale della democrazia e dell’europeismo. È la città di David Sassoli, di Don Milani, di Giorgio La Pira, di Piero Calamandrei. Affermiamo con orgoglio il nostro amore per questi valori”.
Ma soprattutto il tasto è uno: “Sarebbe un errore fatale dividere l’Europa”, perché, dice Salvini in conclusione dell’evento, “L’anno prossimo per la prima volta nella storia delle istituzioni europee il centrodestra unito può liberare Bruxelles da chi la occupa abusivamente”.

Fra gli interventi, Le Pen da remoto come l’olandese Wilders, in presenza gli altri, da Tino Chrupalla dell’Afd tedesca al belga Gerolf Annemans.. Un’ondata che Salvini non chiama nera, ma blu.

Un corteo, nel pomeriggio, chiamato da Firenze Antifascista, ha chiuso la giornata, dopo le iniziative della mattina. Nessun disordine, slogan contro Salvini ma anche contro il Pd. “E’ importante esserci oggi – dice una ragazza che partecipa col padre – perché è necessario dare una svegliata al20la politica. Anche a quella progressista, che non capisce che mentre si continua a parlare di lavoro, noi il lavoro si perde”. 0ltre un migliaio di persone che, partendo da Porta a Prato, è giunta in piazza Indipendenza, senza particolari tensioni. “Un bilancio positivo – dice un manifestante – tante persone, valutando anche le iniziative della mattinata, che rappresentano una risposta chiara alla presenza del sovranismo a Firenze. Vedo pochi sonnambuli in giro”, dice, riferendosi ai dati Istat circolati nei giorni scorsi. Nel corteo, oltre alle tante realtà fiorentine, anche i tamburi dell’ex Gkn. Poi parte il coro: “Firenze è solo antifascista”. Palloncini di vernice contro la sede di FdI di Porta a Prato.

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