De gustibus…

Dal prossimo anno scolastico Reggio Emilia avrà un Liceo del Gusto, più tecnicamente delle Scienze e cultura della gastronomia

L’offerta formativa del sistema scolastico reggiano si arricchisce con un nuovo corso di studi, il liceo delle scienze gastronomiche, che debutterà dal prossimo anno scolastico all’istituto “Angelo Motti” di Reggio Emilia. Il Consiglio provinciale ha infatti deliberato l’istituzione del nuovo indirizzo di Liceo delle scienze umane – opzione economico sociale, specializzato (tecnicamente si definisce “curvatura”) in “Scienze e cultura della gastronomia”.

Sul nuovo “liceo del gusto” hanno dato parere favorevole, all’unanimità, sia la Conferenza provinciale di coordinamento, dove sono rappresentate le scuole di ogni ordine e grado e tutti i Comuni reggiani, sia la Commissione provinciale di concertazione, dove siedono i rappresentanti delle organizzazioni dei lavoratori e del mondo delle imprese.

Ecco dove sorgerà il Liceo in Scienze umane e cultura della gastronomia

Il nuovo corso di studi nasce per creare un raccordo tra la formazione delle scuole superiori e i numerosi corsi di laurea dedicati alla nutrizione e alle tecnologie alimentari, istituiti negli ultimi anni dalle Università. Sarà un percorso quinquennale con una forte vocazione territoriale, destinato a fornire le conoscenze di base per la formazione tecnico-scientifica di figure professionali in grado di operare nei settori dell’enogastronomia, nella salvaguardia del territorio e nella promozione dei prodotti tipici. La complessità del settore richiede, infatti, professionisti in grado di padroneggiare le competenze relative all’economia agroalimentare, alla legislazione, alla promozione e comunicazione e al marketing delle nostre eccellenze agroalimentari.

“Parlare alle nuove generazioni di alimentazione, di cibo, e sviluppo della nutrizione in questo particolare momento storico significa, inoltre, educarle all’attenzione per la vita e per il pianeta”, commenta soddisfatta la dirigente scolastica dell’istituto Motti, Barbara Ghiaroni, sottolineando “come la necessità di proporre questo nuovo indirizzo sia scaturita dalla volontà del collegio docenti di formare una nuova figura dedicata al mondo dell’enogastronomia, dotata di approfondite basi scientifiche e strumenti tecnologici , necessari alla diffusione della cultura gastronomica del territorio”.

Altrettanto soddisfatta la vicepresidente della Provincia con delega all’Istruzione, Elena Carletti: “Il nuovo indirizzo completa la filiera formativa dell’istituto “Motti”, che già offre l’indirizzo tecnico del settore economico “Turismo” e l’indirizzo professionale “Enogastronomia e ospitalità alberghiera”, favorendo in tal modo i riorientamenti e i passaggi interni alla scuola – commenta – La Provincia, in collaborazione con l’Ufficio scolastico territoriale, sta infatti lavorando affinché i ragazzi di terza media e le loro famiglie affrontino con sempre maggiore consapevolezza il passaggio alla scuola superiore, proseguendo e potenziando l’attività ultradecennale del “Salone dell’orientamento” con una serie di incontri orientativi a favore dei ragazzi e delle loro famiglie.

Oggi quando una scelta, in particolare una liceale, si rivela sbagliata, spesso si determinano sofferenza per i ragazzi e le loro famiglie, insuccesso e, nel peggiore dei casi, dispersione scolastica. La filiera verticale dal professionale al liceo offerta dal Motti garantirà la possibilità di facilitare il passaggio tra gli indirizzi di studio internamente alla stessa scuola, come già accade virtuosamente in altri istituti reggiani. Inoltre, il nuovo liceo potrà usufruire di spazi didattici, aule e laboratori dell’edificio denominato “Rosselli 2”, in corso di realizzazione al nuovo polo di via Fratelli Rosselli a Reggio, dove verrà a costituirsi, anche fisicamente, un vero e proprio “campus” che vedrà, uno accanto all’altro, indirizzi di ordine tecnico, liceale e professionale, dando come è giusto che sia pari dignità a tutte le scuole. Ora si apre la sfida delle iscrizioni perché anche il liceo delle scienze gastronomiche, come ogni nuovo indirizzo di studio, dovrà necessariamente formare due classi prime per poter avviarsi, così come richiesto dagli indirizzi regionali”.

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