Firenze – Uno spazio di incontro e confronto, dedicato ai diritti. Nasce a Firenze “La Casa delle Donne”, che avrà sede all’interno del complesso delle Murate e sarà uno spazio osmotico in cui le tante realtà associative legate ai diritti lavoreranno insieme incrociando le loro esperienze, così da realizzare attività di valore per le donne della città.
Si tratta di una istanza corale delle associazioni del territorio, che da anni lavorano per i diritti delle donne, che oggi si trasforma in un progetto concreto. “Un’idea nata durante il Festival dei Diritti che abbiamo subito condiviso. Un luogo, la Casa delle Donne, che mancava a Firenze e a cui oggi, dopo un costante confronto con le associazioni, diamo vita insieme.” ha detto l’assessora a diritti e pari opportunità Benedetta Albanese che aggiunge: “La Casa delle Donne di Firenze è finalmente una realtà, sarà un luogo di incontro e confronto per le associazioni cittadine, al pari di quello che già esiste nelle grandi città, e sarà un punto di riferimento per la città, uno spazio fisico aperto, informale e accogliente dove le realtà del territorio metteranno a disposizione le esperienze e competenze per offrire servizi e attività, rivolte principalmente alle donne della città, di ogni età e nazionalità, favorendo così anche un proficuo networking volto alla valorizzazione reciproca”.
Con una delibera dell’assessora Albanese approvata in giunta l’11 agosto – data della Liberazione di Firenze, perciò importantissima e simbolica per i diritti – il Comune concede quindi in uso gratuito la struttura in Via delle Vecchie Carceri, Modulo 6, dentro il Complesso delle Murate, all’associazione temporanea chiamata DoMo, acronimo di donne in movimento per i diritti, composta da alcune associazioni della Rete Informadonna, ed in particolare da Nosotras APS, CO-CO ODV e Le Curandaie APS che hanno ottenuto la concessione dell’immobile. La futura Casa delle Donne di Firenze andrà ad arricchire un luogo già animato da molti servizi comunali, di carattere culturale e non solo, rivolti alla cittadinanza e sarà vicino alla sede dello Sportello Informadonna del Comune, anch’esso alle Murate.
Da adesso in poi l’immobile, di circa 120 metri quadrati, è assegnato in concessione d’uso gratuito all’associazione DoMo e parte l’iter per l’ingresso nella struttura che ospiterà progetti di natura culturale, artistica, educativa, formativa, sociale e di aggregazione e di socializzazione.
“Un luogo di promozione sociale e culturale – così ancora Albanese – che offre occasioni di informazione, riflessione e scambio di esperienze, in uno spazio appositamente dedicato che, in rete con altre Associazioni, del territorio ma anche di dimensione nazionale e internazionale, che si impegnano in lotte comuni e che condividono gli obiettivi per promuovere talenti, garantire accesso e pari opportunità e valorizzare i saperi femminili, per contrastare solitudine, emarginazione ma anche violenza di genere. Sarà un luogo che promuove e favorisce attività legate al cambiamento culturale, alla sensibilizzazione e prevenzione di ogni tipo di violenza e discriminazione per sesso e/o orientamento sessuale; in primis favorendo l’intreccio delle storie e culture diverse che abitano la nostra città”.
“Un progetto nel quale l’amministrazione crede molto, per questo motivo abbiamo concesso un immobile del Comune – ha sottolineato l’assessora al patrimonio Maria Federica Giuliani – proprio attraverso gli immobili si può ridisegnare una città: con nuovi progetti sociali e servizi questi luoghi possono riconvertirsi in importanti occasioni di crescita non solo per le donne ma per l’intera comunità”.
“Felici di poter vedere realizzato un cammino partecipato che vuole mettere al centro della cultura della città le donne, protagoniste di un percorso di confronti che scardinerà i pregiudizi che ancora oggi ci dipingono come peggiori nemiche – dichiarano le associazioni dell’Ats DoMo, Nosotras Onlus, Spazio Co-Co e Le Curandaie – Siamo entusiaste di poter cominciare questa nuova avventura per le nostre realtà associative ma anche per la città tutta.”
In foto Benedetta Albanese