Missione (quasi) impossibile. Se la sinistra piange, la destra di certo non ride

Se il centrosinistra, alle prese con le difficoltà della scelta del candidato sindaco, a Reggio piange, neanche il centrodestra ride. Ecco perché il ribaltone alle amministrative reggiane del 2024, se non impossibile, risulta estremamente difficile

Se in 80 anni la destra non ha mai vinto le elezioni amministrative a Reggio Emilia, un motivo ci sarà. Di sicuro, l’impresa, statistiche alla mano, si presenta alquanto complicata. Eppure c’è sempre una prima volta. 20 anni fa l’exploit riuscì a Guazzaloca, sindaco centrista alla guida di una coalizione civica e di centrodestra, nella rossissima Bologna. Dunque…Impossible is nothing, ma certo realizzare l’impresa a Reggio è estremamente difficile. Per almeno 5 motivi.

Eccoli qua: 1) La Festa del PD A Reggio mobilita ogni sera centinaia di volontari. Queste persone nella stragrande maggioranza dei casi alle amministrative voteranno la coalizione di centrosinistra e la faranno votare da parenti e amici. Questa grande mobilitazione è indubbiamente una grande prova di forza da parte del PD.

2) Il programma della Festa del PD è sempre una cartina di tornasole dei rapporti del partito di maggioranza con le associazioni di rappresentanza locali. Spiccano nel programma le presenze di numerosi sindacalisti, sia CGIL che CISL, e del mondo cooperativo. E’ ben noto che gli iscritti a queste associazioni poi alle elezioni vanno in ordine sparso e votano in massa anche i partiti del centrodestra. Ma i buoni o comunque migliorati rapporti del PD con queste associazioni sono una freccia in più nella faretra del PD.

3) Anche il centrodestra è in alto mare nella scelta del candidato sindaco. Torneremo sul tema, ma ancora non è chiaro se per il centrodestra alle amministrative si candiderà un esponente di partito o un profilo civico.

4) Le difficoltà del governo Meloni. La luna di miele con gli Italiani è finita. Il diesel e la benzina sopra i 2 euro, l’incapacità di contenere il flusso dei migranti clandestini, l’insicurezza nelle città, l’inflazione e i bassi salari seminano malcontento. Il centrosinistra inevitabilmente ne trarrà giovamento a livello elettorale

5) La tendenza del centrodestra al tafazzismo e all’autolesionismo. Quando politici come il leghista modenese Golinelli teorizzano che “l’omosessualità è contro natura e le razze esistono”, Elly Schlein e Conte si sfregano le mani e si danno il cinque. Ora manca solo che qualche candidato di destra alle amministrative reggiane faccia un comunicato stampa per ricordarci che “quando c’era il Duce i treni arrivavano in orario” o ci spieghi che “Americani e nazisti non sono troppo diversi, la storia la scrivono i vincitori”, così il centrosinistra a Reggio vincerà le elezioni con il 70% al primo turno.

Insomma, i Fratelli d’Italia e la Lega devono evitare di dire e fare sciocchezze e pure rimboccarsi le maniche, se vogliono portare il centrosinistra al secondo turno e sperare nello storico colpaccio al ballottaggio.

 

 

 

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