Più di otto milioni di euro andati in fumo: a fare il bilancio di un matrimonio finito male è Mario Guidetti del Tavolo Hemingway. Con un pizzico di ironia Guidetti racconta la storia di un immaginario risparmiatore che, convinto dalle parole del sindaco Graziano Delrio, ha impegnato tutti i risparmi familiari nel sottoscrivere azioni di Enìa, quando i comuni scelsero di quotarla in borsa. “Aveva 13.200 euro, sottoscrisse 1.200 azioni al prezzo di 10,10 euro. Enìa raggiunse una capitalizzazione in borsa di 1miliardo 250milioni di euro. Era una azienda gioiello a capitale diffuso e radicata sul territorio emiliano”.
Ma, racconta Guidetti “preso dalla grandeur, supportati da costosi advisors, Delrio fu fra i più convinti sostenitori del matrimonio fra Enìa ed Iride, il cui “insano amore” generò Iren. Il “grullo” si ritrovò con 5.544 azioni di Iren frutto di un 10% di premio su quelle Enìa, tenute per un anno e del concambio 1:4,20 della fusione con Iride. Si sentiva tranquillo, ma….Oggi il “grullo” ha voluto verificare l’entità del suo patrimonio che in origine era di 13.200 euro. Alle 16,21 del 7 agosto 2012 ha guardato la borsa. Le sue azioni valgono 0,336 euro per un totale quindi di 1.862,78 euro. Iren è capitalizzata in borsa 353.690.495 euro. Il “grullo” è andato in depressione, accusando anche improvvisi attacchi di bile. Dal tavolo Hemingway-Cadsociale del bar di Puianello solidarietà ai tanti “grulli” che hanno creduto in un progetto di reggianità ed…hanno depauperato il proprio investimento. Al tavolo pensano anche a quei comuni montani che si ritrovavano in casa un patrimonio di azioni ed ora, fra patto di stabilità ed esigui dividendi, “sono chiamati a fare le nozze coi fichi secchi”.
“Al tavolo – conclude Guidetti – si chiedono se sia morale mantenere al posto di comando i Tutankamon (visto lo stipendio) del board di Iren. I sindaci della montagna la pensano nello stesso modo?”