I numeri scorrono sulla lavagna luminosa, il sindaco Delrio munito di “bacchetta magica” mostra grafici e diagrammi che mostrano la città in cui ognuno vorrebbe vivere. Dal welfare, all’educazione, dalle opere pubbliche al lavoro, è tutto un fiorire di virtù a dispetto dei tagli governativi. E’ un bilancio previsionale 2012 all’insegna dell’efficenza quello illustrato martedì dal sindaco.
Ma la realtà che non si può nascondere è che le casse comunali piangono – la manovra ammonta complessivamente a 184 milioni, 21,5 milioni in meno rispetto al 2011 – e servono nuove entrate. Dove trovare i soldi? Delrio lancia l’idea di introdurre una tassa di soggiorno, precisando però che l’ultima parola spetta alle associazioni di categoria e al Consiglio comunale. La tariffa, per un massimo di 3 notti, è di 3 euro a notte per gli alberghi da 4 stelle in su e fino a 1 euro per i bed & breakfast. Gettito stimato: 600mila euro. Ma la vera leva per “tappare i buchi” è l’aumento dell’aliquota Imu, l’imposta sulla casa. Qui si prevede una stangata per i possessori di seconde case e per i negozi.
L’aliquota base per la prima casa è del 4 per mille, a Reggio si pagherà il 5; sulla seconda casa si passa dal 7,6 per mille al 9,6; sconto dell’1 per mille per i fabbricati rurali. Agevolazioni per chi affitta una seconda casa a canone concertato (paga il 7,6 mille) e per chi la concede in comodato gratuito a parenti entro il primo grado (paga l’8,6 invece che il 9,6). Chi lascia un immobile sfitto pagherà un’aliquota del 10,6. La nuova tassa dovrebbe garantire entrate nelle casse del comune 55,7 milioni.
Gran parte della spesa corrente sarà destinata alle politiche socio-educative (56,2 milioni), sono previsti investimenti per circa 18 milioni, 10 dei quali per opere realizzate in partenariato pubblico-privato.
Patto di stabilità, ultimatum a Monti
A margine della conferenza di presentazione del bilancio, in veste di presidente Anci, il sindaco Delrio è intervenuto sul patto di stabilità. Un fuoriprogramma che è suonato come ultimatum all’indirizzo del governo Monti.
“Da un mese – ha attaccato il sindaco – dico al governo che a fine febbraio per l’Anci, cioè per i sindaci italiani, scade il termine per la modifica del Patto di stabilità. Vogliamo la modifica del Patto di stabilità per quella data. Non si possono obbligare i Comuni a pagare i fornitori entro 60 giorni e poi impedire i pagamenti perché vi sono i vincoli del Patto di stabilità. La destra deve sapere quel che fa la sinistra, serve chiarezza. Si devono modificare le regole”.
“Se le regole non si modificano – ha aggiunto Delrio, – in queste condizioni, proporrò al Consiglio nazionale dei sindaci, che riuniremo a Napoli a metà di questo mese, di considerare di violare il Patto sugli interventi che riguardano la sicurezza dei cittadini. A Reggio siamo pronti a farlo. Se, ad esempio, è necessario mettere in sicurezza scuole o edifici che hanno subito conseguenze dal recente terremoto, oppure intervenire su strutture o alberi da mettere in sicurezza con potature straordinarie dopo le nevicate e il gelo di questi giorni, noi procederemo. Perché la sicurezza dei cittadini è un prius, una priorità assoluta. Noi sindaci siamo chiamati a proteggere le nostre comunità”.
“Su alcuni settori specifici di intervento con caratteristiche di straordinarietà, che ora ricadono sotto i vincoli del Patto – ha concluso Delrio – siamo disponibili e ci impegneremo a mettere al primo posto la sicurezza, più che le regole del Patto”.