Palasport, lite tra Del Bue e Trenkwalder

La polemica: meno rotonde, un nuovo palasport

Una campagna promozionale con polemica quella di Trenkwalder, il cui campionato è allo start; la pallacanestro reggiana allude apertamente alla massa di soldi pubblici spesi (a volte peggiorando la situazione) per le rotonde e alla totale incognita che pende ancora sulla eventuale costruzione di un nuovo palazzetto.

I camper del basket girano infatti con la scritta ” – rotonde, + pala a spicchi” e chiedono da una parte il sostegno del pubblico, dall’altra più attenzione ai problemi dello sport e delle attività di svago generiche. Il vecchio Pala Bigi non è più in grado infatti di ospitare eventi sportivi di rilievo e servirebbe davvero una nuova struttura. Ma non ci si mette d’accordo.

Intanto gli abbonamenti hanno superato quota 1900 ed arrivare alla soglia dei 200, per la società, sarebbe davvero un bel traguardo (non superato dalla stagione 2006-2007). La campagna intanto è stata prorogata fino al 14 ottobre.

LA REPLICA DI DEL BUE

Dura la replica che l’assessore allo Sport di Reggio Mauro Del Bue ha affidato alla pagina del suo profilo Facebook.

“Non ne capisco il significato – ha scritto l’assessore facebdo riferimento allo slogan della campagna pubblicitaria – Tra le due cose non c’è infatti alcuna relazione, nemmeno di finanziamenti. Mi dicono che il presidente della Pallacanestro Reggiana si lamenti dei ritardi sulla edificazione del nuovo palazzo. Paterlini è una persona invero originale, perchè sono stato proprio io a chiedergli un incontro, ad agosto, dopo le sue dichiarazioni pubblicate dalla stampa dal titolo: ‘Dateci l’area e il nuovo Pala lo costruiremo noi’. Ed è stato proprio lui a chiedere (all’incontro era presente anche il sindaco) alcuni mesi di tempo per formularci una proposta, che ancora non è venuta. Di cosa si lamenta adesso?

Intanto dovrebbe ringraziarmi perchè, dopo avere stanziato risorse per la palestra di via Cassala che è diventata, col concorso della stessa Pallacanestro Reggiana, la nuova casa biancorossa, il 12 ottobre verranno sistemate al palazzo dello sport le nuove panche e gradoni che porteranno la capienza definitiva a 3.500 posti a sedere, capienza richiesta per potere disputare anche il massimo campionato in caso di ripescaggio, purtroppo mancato o, adesso, di augurabile promozione.

Per quanto riguarda il nuovo palasport, ‘en attendant’ Paterlini, ho fatto approfondire anche un’altra ipotesi (oltre a quella originaria relativa alla costruzione di un palazzo dello sport in area Unieco a fianco dello stadio, a seguito della lettera di intenti inviataci della società Aurora) e cioè la ristrutturazione e ampliamento dell’attuale palazzo nell’ambito del recupero dell’intera zona (compresa la sede dell’ex Opg, oggi di proprietà della provincia).

L’unica certezza è che il Comune, com’è noto, non dispone di risorse né per fare da solo un nuovo palazzo dello sport, né per fare altre opere sportive (avete presente i tagli, no?) e che tutte le strutture che sono state realizzate a Reggio in questi mesi (ben nove) sono state realizzate col concorso delle società sportive, mentre lo stadio inaugurato nel 1995 è stato edificato su iniziativa della società Reggiana calcio, attraverso l’immobiliare Mirabello 2000. Chiaro no? Ad ogni modo, per testimoniare la mia disponibilità ed interesse e fare il punto sulla situazione con estrema chiarezza e senza equivoci e doppi giochi, propongo un tavolo subito con la Pallacanestro Reggiana e il Comune di Reggio. Giochiamo tutti a carte scoperte per favore e ognuno si assuma la sua responsabilità. Meno adrenalina e più razionalità”.

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