Aumenta a Bologna la Tasi sulle prime case. La stangata sarà in media di 130 euro per le 140mila famiglie che possiedono un’abitazione principale. Un extra che si andrà a sommare ai bollettini Tasi, che già quest’anno per molte famiglie hanno superato i 300 euro. Ma neanche questo basterà a riportare in ordine i conti dell’amministrazione.
L’amministrazione guidata da Virginio Merola è infatti alla ricerca di entrate per far quadrare il bilancio comunale dell’anno prossimo. In attesa di capire come verranno coperti i 20 milioni in meno conseguenti ai tagli della Legge di stabilità, la giunta ha appunto deciso di aumentare la Tasi sulle prime case.
La decisione di aumentare la tassa comunale sugli immobili – portando l’aliquota dal 3,3 al 4,3 per mille – in realtà risale alla scorsa estate. Ben prima, quindi, che arrivassero i robusti tagli del governo Renzi. Già a fine luglio, la giunta aveva messo nero su bianco nel budget 2015 l’aumento delle entrate sulle prime case. Ma quanto vale quel punto in più di Tasi? Alle famiglie costerà circa 17 milioni di euro in più, 130 euro a testa di imposte aggiuntive sulla casa.
Ma in realtà il bollettino medio sarà più alto viste le tante esenzioni volute da Palazzo d’Accursio per le famiglie meno abbienti. L’incasso per l’amministrazione salirà così da 48 a 65 milioni di euro. E questo è lo scenario più ottimista, visto che la legge dà la possibilità agli enti locali di portare l’aliquota Tasi fino al sei per mille.
All’incirca mancherebbero ancora tra i 15 e i 20 milioni per il 2015, e la speranza è di portare il budget 2015 in aula entro la primavera. In caso contrario il rischio è di un aumento delle tariffe. Per scongiurarlo, i Comuni italiani, Bologna in testa, hanno già annunciato battaglia, ma su questo il governo Renzi è stato chiaro: la spesa per stipendi, mutui e servizi va ridotta. Nel frattempo già si parla di una local tax che, accorpando Tasi, Imu e Tari, cambierebbe di nuovo le carte in tavola.