Rimane sostanzialmente stabile, rispetto al mese precedente, il dato dell’occupazione e del ricorso agli ammortizzatori sociali – in provincia di Reggio – nel mese di ottobre. La Cassa Intergrazione Ordinaria fa segnare una lieve ripresa (più 209 lavoratori) mentre cala quella Straordinaria (meno 129). Diminuzione anche per i contratti di solidarietà, che hanno coinvolto 329 lavoratori in meno.
A livello complessivo, oggi Reggio Emilia conta 11.252 lavoratori interessati agli ammortizzatori sociali (nell’ottobre del 2009 erano 24.182), con una diminuzione di 2.170 unità rispetto alla fine del 2013. Dal 2008, anno di inizio della crisi economica, sono 285 le aziende che hanno attivato procedure di mobilità, per le quali sono stati licenziati 4.884 lavoratori (953 dal dicembre 2013 a fine ottobre 2014).
Una “situazione di crisi continua – afferma la Cgil in una nota – senza situazioni di rilievo che ci consentano di prevedere una consistente ripresa produttiva in tempi brevi“. Anzi, secondo il sindacato, con le scelte che il governo Renzi si appresta ad attuare, “le aziende potranno liberamente adottare un modello organizzativo a ‘fisarmonica’ nel quale i picchi produttivi saranno affrontati con l’attivazione del lavoro a termine e nei periodi di calo produttivo i lavoratori saranno già stati licenziati alleggerendo così ‘il peso’ dell’azienda“.