In Burundi, nella missione saveriana di Kamenge, sono state uccise ieri due missionarie parmigiane: Olga Raschietti e Lucia Pulici. Successivamente, la scoperta di una terza vittima: la missionaria Bernardetta Boggian. Tutte facevano parte delle Saveriane missionarie di Maria, la cui casa madre si trova a Parma in via Omero, zona via Sidoli. Le circostanze sono ancora oscure: le due suore sarebbero state uccise da un giovane a coltellate, e in base alle prime informazioni sembrava che il loro omicidio fosse l’esito di una rapina. In seguito è stato accertato che dalla missione non è stato rubato nulla. Sono stati interrogati i tre guardiani della missione, successivamente fermati come sospetti.
In una nota ufficiale, il vescovo di Parma Enrico Solmi, ha espresso “a nome di tutta la Chiesa di Parma la vicinanza e il cordoglio della Diocesi alla Congregazione delle Missionarie Saveriane e ai familiari delle due sorelle affidandole, nella preghiera, al Signore della Vita”.
Il vescovo invita, inoltre, “i cristiani di Parma alla preghiera e rivolge agli uomini e alle donne di buona volontà un appello al raccoglimento e all’omaggio verso persone umili, forti, che erano votate al bene di tutti”.
La notizia è stata diffusa proprio dal sito della diocesi di Parma, e a stretto giro è arrivata la conferma della Farnesina, accompagnata da un messaggio di cordoglio del ministro degli Esteri Federica Mogherini: “Ancora una volta – ha osservato il ministro – assistiamo al sacrificio di chi, con dedizione totale, ha passato la propria vita ad alleviare le troppe sofferenze che ancora esistono nel continente africano. Un sacrificio sul quale il governo s’impegna ora a chiedere chiarezza da parte del Burundi: paese al centro di molti dei conflitti che negli ultimi decenni hanno insanguinato in particolare la regione africana dei grandi laghi, a cominciare dal vicino Ruanda”.
Profondamente colpito Papa Francesco che auspica che “il sangue versato diventi seme di speranza per costruire l’autentica fraternità tra i popoli”. Un “atto vile ed esecrabile perpetrato ai danni di chi si trovava in Burundi per farsi interprete, a costo di grandi sacrifici, di altissimi valori di solidarietà e fratellanza con i più bisognosi” ha definito l’omicidio il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un messaggio inviato al cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, al cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana e a Suor Ines Frizza, superiora generale delle missionarie Saveriane. “Un gesto atroce che sgomenta per la ferocia rivolta nei confronti di chi era in quella zona per testimoniare solidarietà e portare aiuto concreto alle comunità locale”, è stato il commento del premier, Matteo Renzi.
Le due missionarie parmigiane (83 e 75 anni) hanno sempre operato in Africa. Lucia Pulici aveva festeggiato a luglio i 50 anni di vita nella congregazione religiosa. Olga Raschietti è originaria della provincia di Vicenza, mentre Bernardetta Boggian, era originaria di Ospedaletto Euganeo e, salvo piccole pause, era dedita alla missione in Africa Centrale – Congo e ora Burundi – dal 1970. Il convento di Kamenge, dove è avvenuto il duplice omicidio, si trova in un quartiere settentrionale di Bujumbura e sostiene un centro per i giovani fondato dai Saveriani che promuove la convivenza tra etnie diverse.