Grecia: quando il calcio non aiuta a far dimenticare la crisi

Come ogni mondiale che si rispetti, arrivano a qualificarsi alla seconda fase squadre che alla vigilia erano date per “spacciate”. Non è un mistero che la Grecia non godesse dei favori del pronostico, inserita in un girone con Colombia, Costa d’Avorio e Giappone, ma il calcio non è mai scontato e infatti la formazione ellenica – che nei prossimi mesi verrà allenata da un italiano, Claudio Ranieri – ha agguantato il pass per gli ottavi di finale nei minuti di recupero dell’ultima partita, su calcio di rigore. gol Grecia

 

PlastirasLa storia della Grecia è tra le più ricche di spunti in quanto viene piuttosto automatico pensare alle recenti vicende di questo Paese, spesso preso come concreto esempio delle conseguenze della crisi economica. Quattro anni di austerità, manifestazioni e proteste, ma anche una disoccupazione senza precedenti. A serio richio default, l’economia greca nel 2010 entrò sotto il controllo dell’Fmi e dei Paesi dell’eurozona, ma il percorso di ritorno alla normalità è ancora lungo. In questo contesto, il mondiale di calcio può rappresentare una valvola di sfogo per la popolazione? Lo abbiamo chiesto a Giannis Plastiras, 31enne di Salonicco (nella foto a sinistra) appassionato di calcio.

 

“Oggi c’è oggi molta disoccupazione in Grecia. I giovani – racconta – sono quelli che soffrono di più. Penso che la disoccupazione giovanile sia intorno al 60%, un dato molto elevato. La riduzione dei salari e delle pensioni è stata netta, ma le persone si stanno abituando a sopravvivere con meno soldi. La fase di impatto con la crisi è stata superata, ora il denaro sta di nuovo tornando a circolare sul mercato. Certo, non come prima dell’avvento della crisi, ma sicuramente la situazione è migliore rispetto a un paio d’anni fa. Per quanto riguarda il calcio, è sicuramente lo sport più popolare nel nostro Paese, dopo che negli anni Ottanta e Novanta a primeggiare era il basket. Il movimento cestistico ha perso un po’ d’importanza e, grazie soprattutto alla vittoria del campionato europeo del 2004, il calcio è diventato il re degli sport. Ma questo non significa che questo mondiale sia visto da noi come un’occasione di rivalsa. La gente è felice perchè la squadra sta andando bene e, anche se ci siamo qualificati agli ottavi a differenza di tante squadre europee, non ci vogliamo sentire migliori rispetto agli altri. I buoni risultati in campo però non ci fanno dimenticare la crisi: il pallone ci aiuta solo in parte“.

 

Dopo che negli ultimi mesi i cittadini erano scesi in piazza solo per protestare, adesso fa effetto vedere scene di gioia lungo le strade. Proprio a Salonicco ad esempio – così come in tante grandi città greche – tanti tifosi si sono dati appuntamento sotto alla Torre Bianca, simbolo della città, per festeggiare il passaggio agli ottavi di finale. Proprio qui, nel 2004, in tantissimi si riversarono per celebrare la vittoria all’europeo. torre bianca salonicco 2

 

Domani sera, la nazionale sarà chiamata a giocarsi l’accesso ai quarti di finale contro la Costa Rica, squadra che nella fase a gironi ha fatto fuori proprio l’Italia. “Non credo che in molti – aggiunge Giannis – si sarebbero aspettati questa nostra qualificazione. Io stesso non ero molto fiducioso. Dopo la prima partita sono piovute molte critiche sulla squadra e in particolare su certi giocatori. La seconda partita ci ha dato qualche speranza in più, ma il morale non sembrava molto alto in quanto durante un allenamento due giocatori sono arrivati a litigare. Con queste premesse sembrava impossibile battere nell’ultima partita la Costa d’Avorio, squadra composta da giocatori di classe mondiale. Ma i ragazzi ce l’hanno fatta e adesso ce la giocheremo. La Costa Rica? Non voglio dire che vinceremo la coppa, ma sto avvertendo le stesse sensazioni positive del 2004. Anche in quel caso eravamo tra i più deboli, e sia la gente che i giocatori non pensavano alla vittoria. In vista della partita sono abbastanza ottimista: è vero che la Costa Rica ha battuto squadre importanti, ma è stata favorita perchè le sue avversarie hanno sempre attaccato molto e lasciato scoperta la difesa. Contro di noi invece dovranno fare la partita, perchè li aspetteremo. E questo potrebbe essere il fattore decisivo. Ora il nostro morale è molto alto”.

 

 

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