La corsa per la segreteria regionale del Pd culminerà il prossimo 5 ottobre, quando gli elettori – non solo gli iscritti – saranno chiamati a votare il nuovo segretario con la tradizionale elezione diretta delle primarie. Ma è già molto chiaro che, di fatto, questa corsa coinciderà con la sfida per la successione a Vasco Errani alla presidenza della Regione dopo 15 anni di “regno”. Le elezioni si terranno tra poco meno di un anno: in politica, un battito di ciglia.
Lo scenario è piuttosto complicato e non è riconducibile ad una semplice riproduzione regionale delle correnti nazionali. Al congresso, al momento, l’unico candidato in campo è Antonio Mumolo, che rappresenterà l’area che fa riferimento a Pippo Civati. Il favorito numero uno è però Paolo Calvano, che ancora non ha annunciato la sua candidatura, ma dovrebbe farlo a breve. Segretario del partito di Ferrara, delfino di Stefano Bonaccini, la sua potrebbe essere una candidatura che aggregherebbe anche un’area più vasta di quella che fa riferimento alla maggioranza renziana.
Possibile, ma non scontato, che si scelga di vivere il congresso come una sorta di tregua armata in vista delle altre primarie, quelle di coalizione che dovrebbero svolgersi verso dicembre per scegliere il candidato alla successione di Errani. In questo caso le carte sono ancora coperte ma Stefano Bonaccini, al momento, è il favorito. L’incognita principale si chiama Daniele Manca, il sindaco di Imola che, in un eventuale scontro interno al Pd, sarebbe il candidato più accreditato per contendere la leadership a Bonaccini. Tecnicamente anche lui è un renziano, ha sponsor pesanti come il sindaco di Bologna Virginio Merola e potrebbe non essere sgradito all’ala cuperliana del partito. Potrebbero poi non mancare outsider più o meno di lusso: l’attuale vicepresidente Simonetta Saliera, l’ex sindaco di Forlì Roberto Balzani, e soprattutto Matteo Richetti.
In ogni caso la direzione regionale del Pd ha fissato le regole per questo primo tempo: candidature alla segreteria regionale entro il 16 luglio, poi, se i candidati dovessero essere più di tre, voto nei circoli dal 12 al 28 settembre con scrematura dei nomi da presentare al voto del 5 ottobre. Dal 6 ottobre chi spera di diventare il successore di Vasco Errani dovrà venire allo scoperto.