Qualificati sul campo, squalificati dal commercialista? Il Parma Fc, qualificatosi due giorni fa per l’Europa League, rischia di rimanere fuori dalle competizioni continentali non avendo conseguito la licenza Uefa per la stagione 2015. Il nome del club emiliano non figura infatti nell’elenco reso noto dalla Figc: “Dopo le decisioni delle Commissioni di Primo e Secondo grado delle Licenze Uefa, risultano aver conseguito la Licenza per la stagione sportiva 2014/2015: Atalanta, Fiorentina, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Roma, Sampdoria, Torino, Udinese e Verona”.
Il problema è relativo al contenzioso con il fisco per un versamento Irpef da 300mila euro, per il quale il Parma Fc sta conducendo una battaglia legale ritenendo di non dover nulla all’erario.
La scorsa settimana, dopo la decisione negativa della Commissione di Primo grado, il Parma aveva subito chiarito “di aver adempiuto agli oneri gestionali nel rispetto delle finalità che il sistema delle licenze si prefigge e che sono state pienamente attuate”. “Riteniamo la nostra documentazione corretta”, aveva ribadito il presidente del club Tommaso Ghirardi. L’unico cruccio sembrava semmai essere lo stadio: “Avevamo indicato il Braglia di Modena come sede con la volontà comunque di intervenire nelle prossime settimane sul Tardini – aveva confidato Ghirardi – speriamo anche in questo caso di avere la possibilità di giocare a Parma dopo un nuovo sopralluogo”.
Invece, la decisione arrivata ieri sera dalla Commissione di Secondo grado della Figc per le licenze Uefa ha gelato le speranze dei tifosi parmigiani, riaccendendo quelle del Torino – che in classifica si trova appena una posizione dietro al Parma, per un punto.
C’è un precedente eccellente, secondo il quotidiano La Stampa: il Siviglia, che ha appena vinto l’Europa League, era stato iscritto in ripescaggio proprio perché il Rayo Vallencano non aveva la licenza Uefa.
Adesso la situazione dovrà essere valutata dall’Alta Corte del Comitato Olimpico Nazionale, che si riunirà il prossimo 28 maggio. Urbano Cairo, presidente del Torino, augura comunque al Parma di farcela senza problemi perché un’ammissione grazie ad un giudice sarebbe ben diversa rispetto ad una conquistata sul campo che certamente il Parma ha dimostrato di meritare.
IL COMUNICATO DEL CLUB – “Il Parma Fc ha appreso con sorpresa la decisione della Commissione di secondo grado di negare il rilascio della licenza Uefa alla nostra società.
Pur nel grande rispetto del lavoro svolto dalla Commissione, il Parma Fc – tuttora assolutamente convinto delle proprie ragioni – non può accettare questa decisione che vanifica un risultato sportivo che premia un’intera città e che è stato conseguito dopo anni di sforzi economici ed agonistici.
Per questi motivi il Parma Fc ricorrerà senza indugi all’Alta Corte del Comitato Olimpico Nazionale nella certezza che, nella suprema sede della Giustizia Sportiva, sarà riconosciuto il proprio corretto adempimento ai criteri economico finanziari previsti dalla procedura per il rilascio della licenza Uefa”.