La Casta che si sbaciucchia dopo e per aver soppresso la Castina è una delle fotografie peggiori che potrebbe restare come monito iconografico sulla strada che conduce alla fossa delle riforme mai fatte e dei tagli seri agli sprechi che contano. E che costano. Il Ddl Delrio (l’acronimo paradossalmente racchiude già il “codice fiscale” del sottosegretario) diventa realtà così come la presa per i fondelli degli italiani che pendono dalle labbra del governo Renzi ancora convinti che il Rottamatore possa essere in grado di dare la stura a un cambiamento radicale delle propensioni politiche agli sprechi abnormi. Mentre la riforma Delrio, secondo i parere degli esperti (tranne le menti che hanno dato vita al disegno di legge in questione) non farò che spostare da una parte all’altra alcuni poteri territoriali senza colpire al cuore le burocrazie che bloccano il Paese, il Presidente della Repubblica, evidentemente preoccupato dell’apparente aria di cambiamento, lancia uno dei suoi famosi moniti. In questo caso volto a stoppare nuovamente qualsiasi velleità riformatrice.
Nell’orgia di abbracci e baci, più o meno sentiti, dopo il de profundis sulle Cenerentole Province, la Casta festeggia la propria sopravvivenza e il maquillage rivoluzionario che riesce a darsi; per quattro soldi che presuntamente potrebbero risparmiarsi, si pensi alle centinaia di milioni in rimborsi elettorali che in questi anni i partiti si sono succhiati, alla demenziale burocrazia che infesta, in termini di uomini e uffici, ministeri e tutti gli uffici pubblici, le migliaia di inutili auto blu e uomini di scorta che hanno accompagnato i politici anche a far la spesa, i loro privilegi medievali, gli altissimi stipendi di parlamentari e pletore di manager di partecipate, assurdi enti e centinaia e centinaia di consorterie di ogni tipo. Il tutto allevato col metodo della cooptazione nepotistica e clientelistica. Se negli ultimi tempi si fosse semplicemente evitata una parte delle suddetta degenerazione democratica, le famiglie italiane oggi, nonostante la crisi, non sarebbero tornate indietro nei consumi di un quarto di secolo. E loro brindano, si abbracciano, si baciano.
