Trasparenza sì, ma “alla carbonara”. Volendo ironizzare si potrebbe sintetizzare così la decisione del M5S di Parma e del sindaco Pizzarotti di svolgere in un luogo segreto l’incontro di domani con sindaci e aspiranti amministratori grillini. Primo cittadino e consiglieri parmigiani del movimento garantiscono che il segreto è riservato ai giornalisti: per evitare “assedi dai media nazionali e strumentalizzazioni”. Al tempo stesso, tutti assicurano che i diretti interessati – ospiti e attivisti locali – sono ben informati. E ci mancherebbe.
Per ora, l’unica certezza è che l’incontro, proprio come quello di un anno fa, durerà per l’intera giornata. Il luogo prescelto il 27 aprile del 2013 era stato il centro Bizzozero del quartiere Cittadella, e sul web qualche lettore “bene informato” ha scritto che è prenotato per tutta la giornata di domani, e che ciò non accadeva appunto da un anno.
Ma al di là del gioco a nascondino che già si è scatenato tra i cronisti, non si può non mettere in relazione tutta questa segretezza con le polemiche tra Pizzarotti e Grillo che hanno accompagnato l’organizzazione di questo appuntamento. Sarà anche vero – come hanno precisato nei giorni scorsi il sindaco e gli altri attivisti – che tutto è stato chiarito con provvidenziale telefonata. E allora perché non divulgare il luogo della riunione, magari tenendolo poi a porte chiuse come l’anno scorso? La storia della strumentalizzazione mediatica sa molto di comoda scusa, e le ipotesi che si fanno strada in queste ore sono altre. Primo, il timore di un flop rispetto alla cinquantina di presenze di un anno fa. Qualche annuncio di assenza nei giorni scorsi c’è stato, a partire dal sindaco di Mira Alvise Maniero. Mancano del tutto, invece, annunci pubblici di adesione. E qui arriva la seconda ipotesi: tutelare i partecipanti. Impedire, cioè, che vengano iscritti seduta stante in una lista nera dal blog di Grillo e Casaleggio insieme – garantiscono noti “ex” come Giovanni Favia – a Pizzarotti e ad altri attivisti parmigiani.
Senza contare che, dopo il clamore seguito allo scontro via twitter, secretare tutto può servire anche a scongiurare eventuali nuove polemiche. Per lo meno non si assisterà alla gara del tipo: flop, vince Grillo; larga partecipazione, vince Pizzarotti. Così, l’unica sconfitta tocca alla trasparenza.