Al Teatro Cavallerizza in scena Angelo della Gravità

Sabato 15 marzo alle ore 20.30 e domenica 16, alle ore 18.00 si conclude il ciclo di spettacoli di prosa con tre Compagnie di Reggio Emilia

Ultimo appuntamento della Rassegna Macramé, che Fondazione I Teatri ha realizzato con Centro Teatrale MaMiMò, TeatrO dell’Orsa e NoveTeatro. Sabato 15 marzo alle ore 20.30 e domenica 16, alle ore 18.00 al Teatro Cavallerizza va in scena Angelo della Gravità, un’’eresia di Massimo Sgorbani, con regia, scene e costumi Domenico Ammendola.

angelo-della-gravita-kgjG--400x320@MilanoLa notizia viene dagli Stati Uniti. Un detenuto, nel braccio della morte in attesa dell’’impiccagione, vede sospesa la sua esecuzione: troppo grasso, spezzerebbe la corda del boia.

Da questo fatto di cronaca, Massimo Sgorbani ha tratto “Angelo della gravità”, il resoconto che il condannato fa delle sue vicende mentre attende la sua punizione.

Un monologo dal punto di vista del detenuto, imprigionato, oltre che nella sua cella, in una situazione surreale e in un corpo cresciuto a dismisura. La sua unica consolazione è il cibo: per questo approda negli Stati Uniti, il paese da favola dove i supermercati sono aperti a tutte le ore e i panini sono come quelli dei fumetti. Qui, in terra straniera, consuma l’efferato ma candido delitto per il quale viene condannato all’impiccagione.

“Angelo della gravità” è dunque la storia di un uomo con evidenti problemi di disordine alimentare e di immaturità psicologica. Ma è soprattutto la storia di un’eresia. Eresia paradossale, figlia di una cultura essenzialmente laica e materialista, nella quale lo slancio religioso è sempre mischiato a elementi profani. Eresia di un’epoca in cui il consumo stesso è diventato la più diffusa delle religioni.

In “Angelo della gravità” la ricerca registica di Domenico Ammendola si arricchisce grazie al sodalizio artistico con Massimo Sgorbani. La scena è uno spazio asettico pervaso da suoni e luci, che enfatizzano lo scorrere del tempo e la potenza della parola. Sono le uniche cose a cui il personaggio si appiglia per non lasciarsi trascinare dalla corrente della morte: è una cella, è la corazza di ciccia in cui il personaggio è immerso, è un qualsiasi luogo davanti (o almeno nelle vicinanze) di Dio. Spettacolo non consigliato ai minori di 16 anni.

ANGELO DELLA GRAVITA’, un’eresia

Teatro Cavallerizza

Sabato 15 marzo ore 20.30, domenica 16 marzo ore 18.00

di Massimo Sgorbani

con Leonardo Lidi

regia, scene e costumi Domenico Ammendola

assistente alla regia Eva Martucci

luci e fonica Lorenzo Savi

una produzione NoveTeatro in collaborazione con il Comune di Novellara

Spettacolo sconsigliato ai minori di 16 anni

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