Legambiente, presidio davanti la Regione: stop al cemento

Il continuo consumo di suolo agricolo minaccia i nostri prodotti tipici

Fermare subito il consumo di suolo per salvaguardare i prodotti tipici minacciati dal cemento. E’ questo l’appello lanciato da Legambiente sotto la sede della regione Emilia-Romagna nel blitz di questa mattina.

Blitz Legambiente gruppoLa richiesta fatta alla regione è di mettere un divieto categorico al diluvio di cemento previsto per l’imminente futuro, i prodotti agroalimentari del nostro territorio sono sempre più a rischio di estinzione a causa della riduzione continua di suolo vergine agricolo e vanno difesi. Sono infatti innumerevoli i progetti espansione urbanistica e di infrastrutture che ricopriranno la regione di altro asfalto, e ovviamente il settore che ne risentirebbe maggiormente sarebbe quello agroalimentare.

Sono queste le basi che hanno spinto Legambiente a dare il via ad una petizione popolare con lo scopo di inserire nella normativa regionale sei punti contro il consumo del suolo. La petizione vede anche il sostegno di numerose personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, del settore agroalimentare e della politica (http://www.legambiente.emiliaromagna.it/2014/02/10/stop-al-cemento-continua-la-petizione/).

L’associazione ricorda che il ritmo di urbanizzazione a cui si è assistito negli ultimi 30 anni in regione Emilia-Romagna è di oltre 8 ettari al giorno: trend che è rimasto inalterato e senza efficaci interventi normativi fino all’inizio della crisi economica.
Nel quinquennio 2003-2008 si è urbanizzata un’area di campagna con capacità agricola sufficiente per la sussistenza alimentare di un’intera provincia.

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