Il rifacimento della scuola elementare Racagni era il principale investimento – da otto milioni di euro – inserito dalla giunta Pizzarotti nel bilancio previsionale 2012. Il nuovo edificio di via Bocchi doveva essere pronto per il prossimo settembre, invece è tutto bloccato. E pare che gli scolari non potranno rientrare nella loro scuola prima del 2015.
A dirlo è una nota diramata dallo stesso Comune di Parma, con cui si informa che “in questa fase preparatoria gli intoppi non sono mancati: un po’ ci ha messo lo zampino la burocrazia, un po’ per effetto di un ricorso al Tar da parte del secondo classificato, le procedure hanno subito un rallentamento che produrrà un inevitabile slittamento nella consegna della scuola”.
Infatti “dopo la demolizione della vecchia struttura il cantiere è fermo da poco più di un mese, ed è prevedibile che l’attività per la costruzione del nuovo edificio riparta a marzo. La ragione del ritardo risiede nel fatto che il Comune non è ancora in possesso di alcuni pareri di enti esterni, richiesti già nel mese di ottobre ed indispensabili per l’approvazione del progetto definitivo in sede di giunta e per rendere operativo il contratto di costruzione”.
A questo punto si potrebbe pensare che gli “enti esterni” in questione abbiano a che fare con lo Stato, il governo o la Regione: tutti enti politicamente avversi alla maggioranza grillina che guida Parma. Invece no. “Gli uffici comunali – scrivono da piazza Garibaldi – sono in costante contatto con i Vigili del Fuoco e l’Azienda Usl per chiudere la pratica in tempi brevi, dopo che già hanno fornito i chiarimenti e le integrazioni richieste, e per recuperare il tempo dedicato agli appesantimenti burocratici conseguenti all’azione legale intentata da chi ha impugnato l’esito della gara”.
A questo punto, pare che i lavori ripartiranno a marzo, con la possibile ultimazione nel mese di novembre. “Con il consenso delle autorità scolastiche” il Comune ha intanto provveduto a “pianificare la dislocazione degli alunni nelle scuole Corazza e Cocconi anche per il prossimo anno scolastico, con la ragionevole certezza che potranno tornare nella nuova Racagni nel 2015”. I ritardi nella realizzazione della nuova scuola rappresentavano del resto la principale paura dei genitori degli studenti, dislocati in zone dalla città non proprio adiacenti al quartiere Pablo in cui sorge la Racagni. Adesso toccherà dotarsi di un surplus di pazienza.