Lo ha confermato martedì Delrio a Reggio in occasione della festa del Tricolore: ormai non ci sono più margini, la mini-Imu si pagherà. A vuoto il tentantivo di compensare la cancellazione della mini-Imu con una tassa contro il gioco d’azzardo: “Quella della revisione della tassazione immobiliare sul gioco d’azzardo – ha detto il ministro – è una battaglia che abbiamo sempre fatto e personalmente ho fatto quando ero presidente dell’Anci. Quindi nel merito non posso non essere d’accordo; ma non è applicabile”. Così, mentre l’Anci – l’associazione dei Comuni italiani già presieduta da Delrio – denuncia 38 cambiamenti in materia dal 2011 – venerdì 24 gennaio ai cittadini toccherà pagare la rata in attesa di sapere come e quanto si pagherà in futuro.
Lo Stato, che si era impegnato a coprire il 60% del mancato gettito dell’Imu sulla prima casa del 2013, ora incasserà il restante 40% – circa 440 milioni di euro – dai contribuenti. In tutto, si parla di una cifra intorno agli 1,1 miliardi. A questo punto bisogna capire quanto e come si paga. Come spiega il Corriere della sera per calcolare il conguaglio Imu bisogna partire dall’imponibile rivalutando la rendita catastale del 5% e moltiplicando il risultato per 160; sulla cifra si applica l’aliquota municipale e si sottraggono 200 euro per immobile ulteriori 50 euro per ogni figlio convivente di età inferiore a 26 anni. Si effettua poi lo stesso calcolo utilizzando l’aliquota dello 0,4% e infine si sottrae il risultato ottenuto da quello del computo precedente e si calcola il 40%.
La mini-imu non piace al segretario provinciale del Pd Andrea Costa:“Abbiamo ancora una manciata di ore per rivolgerci al Parlamento e al Governo e chiedere con forza di trovare una soluzione alternativa al pagamento della mini-Imu.Ribadiamo che la proposta della tassa una tantum sul gioco d’azzardo che si sostituisca alla mini Imu è una buona soluzione, e se questa presenta problemi tecnici che siano i tecnici a trovare rimedio affinchè questa opzione possa diventare concreta. Sappiamo bene quanto il ministro Graziano Delrio abbia lavorato per combattere la ludopatia e quanto sia favorevole a far pesare un maggior prelievo fiscale ai danni di chi gestisce il gioco d’azzardo. Per questo la nostra ribadita presa di posizione, che vuole essere di sostegno all’azione del ministro e dei nostri parlamentari”.
“Infine, – aggiunge costa – vogliamo affermare quello che dovrebbe essere un principio non più derogabile: si chiuda adesso con la stagione dei cambiamenti in corsa nella fiscalità locale. Non si cambi tassazione ogni mese: l’incertezza non è solo il peggior nemico dei mercati, ma lo è anche di ogni politica di governo”.
Tasi: ok all’aumento dell’aliquota
Intanto, in materia di Tasi-Imu il governo presenterà un emendamento per concedere ai Comuni la possibilità di incrementare le aliquote oltre ai massimi attuali per concedere detrazioni alle famiglie e ai ceti più deboli. Tale incremento sarà tra lo 0,1 e lo 0,8 per mille complessivo e i Comuni saranno liberi di decidere come ripartirlo.
Si legge nella nota diffusa di Palazzo Chigi: il governo ha deciso di presentare un emendamento al decreto Enti Locali così definito: ai Comuni sarà concessa per il 2014, esclusivamente allo scopo di deliberare a favore delle famiglie e dei ceti più deboli ulteriori detrazioni rispetto a quelle già previste dalla legge di stabilità, la possibilità di decidere un incremento delle aliquote al di sopra dei massimi attualmente consentiti. Tale incremento, che non comporterà alcun aumento della pressione fiscale, sarà compreso tra lo 0,1 e lo 0,8 per mille complessivo e i Comuni saranno liberi di decidere come ripartirlo tra le diverse basi imponibili.