Nell’improbabile ipotesi che mercoledì dovesse cadere il Governo Letta davanti alle Camere, qualcuno si è posto il quesito su che fine farebbe il neo-ministro Graziano Delrio, protagonista in pochi anni, grazie alle sue capacità di alto e trasversale gradimento, di un’irresistibile ascesa come pochi altri?
Nelle stanze dei bottoni (cui noi accediamo per interposte persone, da cui cioè siamo assenti) si dice che sia già pronto un Letta-bis, con qualche rimpastino qua e là, giusto giusto la sostituzione dei ministri (forzatamente dimissionari). E’ vero che anche i neo-parlamentari, dovessero tornare al paese natio, hanno già pronta una pensione sonante, ma chi vuol davvero abbandonare il sole di Roma? Coi suoi agi e privilegi annessi?
Nella malaugurata ipotesi dicevamo che il premier non dovesse farcela, Delrio sarebbe costretto a tornare a Reggio con la famiglia acquisita dei suoi tecnici “strappati” di recente alle funzioni comunali: Mauro Bonaretti, Luisa Gabbi e Maurizio Battini. Con le pive nel sacco anche perché sarebbe impossibilitato a riprendersi la sua poltrona da primo cittadino essendo ormai decaduto in seguito alla rinuncia della carica. Ed essendone ormai titolare in tutto e per tutto il reggente o facente funzione Ugo Ferrari, cui non è parsa vera la promozione improvvisa.
Insomma sarebbe un bel pasticcio ricollocarli tutti anche perché in Municipio si sarebbe subito adeguati ai nuovi equilibri. Ed altri spostamenti si sono verificati dopo la dipartita di Delrio. Ecco perché, vedrete, il nostro ex sindaco resterà al suo posto nell’eventuale Letta-bis.