Alessandra Sorrentino
Questa sera, nella prima giornata di autunno, a Casalgrande riapre le porte La Bottega, uno spazio per la cittadinanza gestito dalla Compagnia Quinta Parete dove teatro, musica, danza si incontrano . Dalle ore 18 presentazioni dei corsi della stagione 2013-2014, performance, musica, anticipazioni e molto altro.
Ne parliamo con Fadia Bassmaji.
Chi è Fadia?
Fadia è regista della Compagnia Quinta Parete di Casalgrande (RE), di cui da sempre rappresenta il perno insieme a Enrico Lombardi. Ha firmato la regia di una decina di spettacoli e sta lavorando alla produzione dell’undicesimo, CONTAMINATA, nuova produzione della Quinta Parete che debutterà a Catania a gennaio. E’ stata codirettrice artistica del Festival Status Quo per 6 anni e ora del La Bottega, il nuovo spazio culturale della Compagnia. Il suo obiettivo è che il teatro entri nei programmi scolastici a tutti gli effetti come materia e che le persone tornino, anche grazie al teatro, a stare in relazione.
La puoi trovare in Bottega, a sistemare l’arredamento, al telefono o in regia!
Quando e come nasce la Compagnia Quinta Parete?
La compagnia Quinta Parete nasce nel 2007 dall’incontro tra Enrico Lombardi, Fadia Bassmaji, Luca Balbarini e Giancarlo Corcillo: un amore folle per il teatro e la voglia, diventata quasi necessità, di dare vita a un progetto insieme.
Lo spettacolo di esordio è Le Fondamenta dell’Impero. Monologo inservibile a un attimo dal crollo, con la regia di Fadia Bassmaji e in scena Enrico Lombardi tratto da un racconto di Luca Balbarini, con le musiche originali per fisarmonica di Giancarlo Corcillo.
Da lì ne sono nati tanti altri, sia spettacoli di prosa che di teatro ragazzi, ognuno frutto di un lavoro collettivo dato dall’insieme delle esperienze che ogni individualità al suo interno intende approfondire. Grazie alle numerose collaborazioni attive con artisti e maestri di diverse realtà, la compagnia esplora molteplici linguaggi senza legarsi univocamente allo sviluppo di un particolare genere teatrale.
Quinta Parete fin dalla sua nascita coltiva l’idea che il teatro sia uno strumento di educazione civile e sentimentale e per questo da 7 anni propone un’intensa attività di laboratori nelle scuole e di corsi pomeridiani e serali per portare il teatro ovunque e a chiunque. Il teatro è un valido strumento per conoscersi e riflettere su se stessi e sulla società che ci circonda.
Cos’è La Bottega? E perché a Casalgrande?
Abbiamo voluto La Bottega fotemente e quando è arrivato il momento eravamo maturi per concepirla come uno spazio per la cittadinanza e la creatività, un luogo dove esprimersi e crescere, dove divertirsi e ritrovare quella speranza che fatica sempre più a esistere. Non una semplice sala dove fare corsi e spettacoli, ma un luogo fisico ospitale, aperto, sorridente in cui incontrare persone, svolgere attività creative, legato alla storia senza per questo essere incatenato al passato.
Ci troviamo oggi in una Casalgrande che sente forte il bisogno di vedere che ci può essere anche un’altra possibilità in uno scenario fatto di fabbriche e negozi che chiudono e di un sistema finito. Al confine tra Reggio e Modena, nel cuore dell’area ceramica, essere cittadini consapevoli e autori della propria vita e delle proprie scelte non è facile. Ex officina di un fabbro, La Bottega vuole essere un luogo, dove attraverso il teatro e le arti, parlare dritto al cuore, ascoltando i bisogni del territorio e costruendo per esso dei progetti secondo una struttura comunitaria.
Con l’autunno ripartono i corsi, dacci qualche anticipazione in merito
Questa è la prima stagione de La Bottega e abbiamo deciso di aprire per una settimana alla partecipazione di tutti i corsi per “assaggiarli” tutti, proprio tutti! Dunque il 30 settembre inizierà la Settimana Open per provare gratuitamente tutti i corsi che ospitiamo ne La Bottega: aperti a ogni età (dai 5 ai 99 anni) e a ogni propensione (teatro, musica, canto e danza). Oltre ai corsi di teatro per bambini, ragazzi e adulti, quest’anno sono tante le novità: sarà possibile sperimentare il gusto dell’improvvisazione teatrale, danzare sulle note affascinanti del tango argentino e scoprire un nuovo modo di comunicare con il laboratorio “Genitori figli”. Si potranno svelare i segreti della bellezza della musica classica, ma anche conoscere le potenzialità espressive e cinetiche del nostro corpo con il laboratorio “Free Flow” (Flusso Libero). Non mancherà la possibilità di fare un viaggio nell’esperienze custodite dalla nostra voce con il ciclo di incontri “Siamo la nostra voce”.
Per tutte le info:
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