I lavori di scavo del parcheggio interrato di piazza della Vittoria non cominciano sotto i migliori auspici. Dopo rinvii e polemiche, il 26 giugno aprirà il cantiere e in ottobre le ruspe cominceranno a perforare il terreno. A lungo si è discusso dell’utilità di quest’opera di cui si parla da anni e che è stata indicata dai sostenitori come la soluzione al problema del posteggio in centro storico. In realtà le incognite sono numerose e il percorso che ha portato all’approvazione definitiva da parte della giunta è stato lungo e tortuoso. Il progetto, peraltro, ha subito due ridimensionamenti significativi, con il progetto definitivo che ha ridotto i posti auto da 420 a 280. L’opera che si appresta ad essere realizzata è infatti frutto di un compromesso raggiunto dopo un braccio di ferro tra l’assessore Mimmo Spadoni e il consorzio di aziende che ha vinto l’appalto, ovvero la Reggio Emilia Parcheggi S.p.a, che riunisce il Consorzio Cooperative Costruzioni (CCC) (fra cui Unieco e Orion), dal Consorzio Nazionale Cooperative di Produzione e lavoro Ciro Menotti (CCM), dalla APCOA parking Italia S.p.A e dalla Final S.p.A. E’ servito un atto di forza da parte dell’assessore che ha minacciato di rivedere la gara d’appalto per sbloccare la situazione e imprimere l’accelerazione definitiva.
I lavori partono, ma le incognite restano. Incognite legate innanzitutto alla durata del cantiere: la stima della durata dei lavori è di 19 mesi, ma i tempi potrebbero allungarsi data la complessità dell’opera, la qualità del terreno soggetto a infiltrazioni d’acqua e la possibilità di trovare reperti archeologici durante le operazioni di scavo (l’area era interamente occupata dalla vecchia Cittadella). Il rischio è che la zona resti isolata rispetto al resto del centro storico, come era già accaduto per la realizzazione del parcheggio interrato di piazzale Marconi, di fronte alla stazione. I commercianti che per anni hanno chiesto a gran voce il parcheggio, oggi sono preoccupati dalle conseguenze di una lunga stagione di lavori.
Il problema dei tempi si intreccia con la questione economica, di cui si è parlato poco ma che rischia di ripercuotersi sull’intera operazione: è noto che le principali cooperative edili che fanno parte delle aziende vincitrici dell’appalto stanno vivendo una fase di grave difficoltà e non mancano i dubbi relativi alla sostenibilità economica dell’intera operazione. Dubbi che pare siano stati avanzati dalla stessa società capofila, la Apcoa, che gestisce anche il parcheggio Zucchi.