Esasperati: piccoli imprenditori e artigiani in piazza

Gli “invisibili” scendono in piazza e alzano la voce: a Reggio la manifestazione della Cna
Il presidente nazionale della Cna Ivan Malavasi

Sabato 20 aprile 2013, Reggio Emilia. E’ tutto pronto, anche un luogo al chiuso nel caso il maltempo, per la manifestazione degli “Invisibili” che domenica 21 aprile 2013 a Reggio Emilia alzeranno la voce per farsi sentire da Istituzioni, parlamentari e Stato.

Sarà la protesta dei piccoli-medi imprenditori che continuano a subire la crisi in silenzio, quella dei grandi costruttori in primis, stretti fra mancati pagamenti dei privati e della Pubblica Amministrazione, mancanza di credito e concordati. La manifestazione avrà carattere nazionale e potrà contare sulla presenza di Ivan Malavasi, Presidente nazionale CNA.

Di fronte a un comparto delle Costruzioni ormai al collasso, CNA Reggio Emilia ha scelto di tornare in piazza con una nuova manifestazione dal duplice valore: protesta, per gridare la drammatica crisi del comparto Costruzioni che sta condizionando l’intero sistema produttivo locale, e voglia di ricominciare a partire da proposte e soluzioni concrete. Un programma di lavoro che verrà distribuito a tutti i partecipanti ed inviato a tutte le Istituzioni.

“Se non ci vedono facciamoci sentire” è lo slogan scelto dalla CNA reggiana che invita imprenditori, Istituzioni, esponenti del mondo politico ed economico e la cittadinanza tutta a prendere parte domani, alle 9.30 in Piazza della Vittoria, nel cuore del centro storico cittadino. In caso di maltempo, la manifestazione si svolgerà nel teatro “Cavallerizza” di viale Allegri, a poche decine di metri dalla piazza.

“Chiediamo e proponiamo – si legge sui manifesti – soluzioni per le imprese, i professionisti e i servizi coinvolti nella crisi dei grandi costruttori. Ricominciare è possibile”.

Per rendere reale quel “Ricominciare è possibile”, CNA ha confezionato un programma di lavoro: suddiviso da cose “da fare subito” e azioni utili “a creare un futuro”, il programma di CNA è sintetizzabile in 14 punti.

Il settore dell’edilizia era un comparto trainante nella provincia di Reggio Emilia, oggi è in forte sofferenza soprattutto per i mancati pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione che si nascondo dietro il patto di stabilità. Il crollo dei grandi costruttori ha messo al muro le aziende più piccole che spesso non godono delle stesse agevolazioni. Le prime stime parlano di 1300 imprese, per un totale di 12mila addetti in difficoltà. Un vero e proprio “terremoto nel terremoto” dato che l’Emilia è stata colpita da un sisma pesante meno di un anno fa.

“Siamo partiti parlando delle imprese edili, ma in realtà, con la manifestazione lanceremo un allarme sulla tenuta di un intero territorio e sul futuro di una comunità che vive da troppo tempo una situazione che definire drammatica è eufemistico” spiega il presidente di CNA Reggio Emilia, Tristano Mussini che nei giorni scorsi si è esposto pubblicamente con la propria storia personale di imprenditore che ha messo in procedura la sua azienda di famiglia dopo che che si è visto “congelare” 850mila euro di crediti (su un fatturato di 3 milioni di euro) in meno di un mese. Mussini ha deciso di ha deciso di esternare la gravità della situazione raccontando la propria esperienza, simbolo della situazione in cui si trovano tante imprese del territorio reggiano.

“Ecco perché nei nostri manifesti non abbiamo parlato solo di imprese edili – continua Mussini – ma anche dei tanti professionisti, dei commercianti e del settore dei servizi che sta scontando un pesante calo dei consumi a causa di questo “terremoto nel terremoto”.
La crisi delle costruzioni, che rischia di lasciare sul campo oltre 12.000 addetti nella provincia di Reggio Emilia, non è solo economica e finanziaria, è anche sociale.
“E qui sta il rischio più grosso – conclude il presidente di CNA Reggio Emilia – perché è entrata in crisi non solo una fetta importante di aziende ma l’intero sistema economico di una delle province più ricche e più imprenditoriali italiane. Tutto questo patrimonio rischia di andare perduto. Non possiamo permettercelo!”.
Il patrimonio a rischio di cui parla Mussini è riassumibile in pochi numeri: la provincia di Reggio Emilia è all’11° posto per qualità della vita secondo la classifica del 2012. Le imprese registrate sono 57.861, Reggio è al 3° posto nella classifica delle province
per la propensione ad investire ed esprime da sola l’1% del PIL nazionale. Ha un prodotto pro capite di 29.987 euro ed è al 5° posto nella graduatoria per quota di esportazione sul PIL, al 12° per valore di esportazione con 8, 325 milioni di euro l’anno. E inoltre vanta 925 nuove domande di brevetti EPO e 817 UAMI.

CNA proverà ad indicare alcune vie d’uscita che per diventare realtà hanno bisogno di decisioni a tutti i livelli istituzionali; soluzioni concrete che potrebbero dare ossigeno alle imprese come la creazione di un fondo monetario di garanzia per liberare liquidità congelate dalla procedure concorsuali. Le prime stime parlano di 50 milioni di euro di crediti fermi.
Oltre la paura per una crisi che non conosce precedenti, il senso di frustrazione e rassegnazione sta dilagando tra gli imprenditori. CNA lo sa ma dice anche che “Ricominciare è possibile”. A partire da domenica.

LE PROPOSTE DI CNA
Si parte con le azioni di difesa tese a dare ossigeno alle imprese in difficoltà a causa della crisi dei grandi costruttori, come l’attivazione di un fondo monetario di garanzia per liberare liquidità a favore delle imprese creditrici di altre imprese in concordato, al potenziamento di alcuni servizi di consulenza finalizzati alla ristrutturazione aziendale, al rapporto banca/impresa e soprattutto alla messa in sicurezza del patrimonio di famiglia dei piccoli imprenditori.

Ci sono poi le azioni urgenti, prima tra tutte la richiesta a tutte le Istituzioni di abbandonare la logica del massimo ribasso negli appalti, ricercando qualità e garantendo il rispetto delle regole: da troppo tempo le nostre aziende si trovano a lavorare a prezzi lontani dall’ottica ragionevole di un mercato sano. CNA chiede poi l’allentamento del patto di stabilità per permettere investimenti agli Enti del territorio, il rifinanziamento del sistema degli ammortizzatori sociali, una maggiore attenzione alle idee imprenditoriali da parte del sistema creditizio e politiche stabili d’incentivazione delle ristrutturazioni.

Ci sono poi opportunità a breve da ricercare e sfruttare, soprattutto sui nuovi mercati emergenti la cui conoscenza va sollecitata e sostenuta. C’è il più grande cantiere d’Europa, quello del cratere sismico, che potrebbe rappresentare una sfida del cambio culturale oggi necessario investendo su sicurezza, rigenerazione urbana ed efficienza energetica. Senza dimenticare l’urgenza di programmare e realizzare “la grande opera pubblica” utile al paese, ovvero la manutenzione, la cura e la riqualificazione ambientale del territorio con strumenti di difesa idrogeologica.

Ma la proposta CNA non si limita all’oggi: lo sguardo viene rivolto al futuro, a breve e a medio termine perché è forte la consapevolezza che il comparto costruzioni, così come l’abbiamo conosciuto sino ad oggi, non esisterà più: serve un cambio culturale che sappia rifondare il settore attraverso innovazioni di processo e di prodotto, la crescita dimensionale delle piccole imprese edili reggiane attraverso la creazione di reti, ATI, consorzi e, perché no, alla costituzione di network specializzati dove la piccola e la grande impresa possano valorizzarsi reciprocamente. Serve poi un grande progetto, come quello della riqualificazione dei centri urbani in ottica di smart cities, e un laboratorio del “buon vivere e del buon abitare” dove si potrebbe stringere un’alleanza tra ricercatori, produttori, imprese, amministratori pubblici e consumatori.

Total
0
Condivisioni
Prec.
Abbraccio fatale – parte II

Abbraccio fatale – parte II

Succ.
La piazzaA Reggio la protesta anti Napolitano è un flop. Le foto

La piazzaA Reggio la protesta anti Napolitano è un flop. Le foto

Solo poche decine di persone sono scese in piazza sabato sera per protestare

You May Also Like
Total
0
Condividi