Il 20 Febbraio sarà presentata la nuova Playstation 4, nome per ora del tutto teorico, nonostante “Orbis” sia quello più accreditato per la nuova soluzione di gaming da salotto, in uscita a fine 2013/inizio 2014. Tutte supposizioni, vero, ma tra meno di 5 giorni sarà presentata l’apripista della “next-gen”, termine che fa quasi sorridere tanto se ne era abusato nel lontano 2006, anno di lancio di PS3, dove più che mai la “console war” era in atto. Dal momento in cui non è ancora possibile parlare di specifiche ufficiali e tantomeno giochi, ragioniamo un attimo su cosa sta realmente accadendo al settore videoludico.
La generazione attuale ha per la prima volta invertito il processo di game production: dove prima i giochi partivano da studi per piattaforme specifiche e principalmente per computer per poi venire convertite ad altro hardware, ora è il contrario e l’hardware pc è limitato dalle produzioni che si basano espressamente sulla generazione attuale di console. In pratica i produttori di schede video sono stati spronati a sviluppare soluzioni miniaturizzate (come Tegra), adattabili a sistemi di diversa tipologia come tablet e telefoni, piuttosto che continuare a creare “mostri sacri” come le GTX 690 o HD 7970. Nessuno comprerebbe una scheda video high-end sapendo benissimo che, benchmark alla mano, qualsiasi conversione xbox360 su pc può girare fluida con una “ridicola” GTX460 ed un sistema di 5 anni fa (in pratica qualsiasi configurazione low/mid-end attuale è sufficiente). Parliamo di maggioranze, ovvio che i giocatori di nicchia, gli enthusiast, quelli che non possono rinunciare ai 120fps con anisotropico, hdr, antialias e multisampling attivi, non si accontenteranno mai di un sistema come appena descritto, anzi, probabilmente inizieranno a provare odio per questo articolo.
Il mercato “classico” è stato dismembrato, i tre leader mondiali quali Nintendo, Sony e Microsoft si vedono in concorrenza con Apple e le persone che “fanno i giochini sul telefonino”, con gli sviluppatori Android che addirittura usano Unigine come motore per alcuni giochi complessi (Unreal Engine ndr), con Ouya, Gamestick e Nvidia stessa, che scende in campo con Shield, una console portatile Android dalle alte prestazioni…senza contare Valve che prepara la Steam Box, per portare Steam sulle nostre televisioni con un sistema Linux-based.
Il tempo dei giochi da 70 euro sta finendo, lo sappiamo tutti; la distribuzione “retail” nei negozi è stata considerata inefficiente, la gente preferisce comprare da stare sul divano, con pochi bottoni, direttamente con la carta di credito e questa cosa genera alti profitti soprattutto perchè la comodità fa scordare il denaro che si paga, si compra quasi più volentieri. I giochi Android/iOS costano al più qualche manciata di euro, non certo i 59, 69 ai quali i rivenditori ci hanno abituato negli anni passati e per quanto non volessi crederci, sono anche giochi con un certo spessore. Sia chiaro, lontani dai blockbuster leggendari delle aziende leader del settore, ma buoni concept, senza dubbio.
Che fare quindi? Nintendo ha già lanciato Wii U commettendo (discutibilmente) un errore drammatico: restare ancora una volta indietro con l’hardware, in una generazione che vede all’orizzonte concorrenti con ipotetici octa-core e schede video al pari di una fascia media attuale. Sony e Microsoft non possono restare a guardare, il ciclo di vita delle loro console è durato anche troppo, ormai il nome “PS3” suona vecchio come “Minipimer”, è ora di fare un salto avanti, per la gioia di tutti gli enthusiast pc, legati a orribili conversioni con texture slavate.
E’ stato detto più volte: questa sarà l’ultima generazione “per come l’abbiamo sempre concepita”. Avrebbero voluto farla ora, la generazione “Cloud”, dove tutto funziona tramite la rete, dove i negozi non servono più, dove tutto si trasforma in un’estensione di internet, anche la stessa televisione…ma le infrastrutture non sono ancora a livello delle aspettative e mentre in Giappone saltellano su connessioni in fibra da 1gbps (non è lo standard comunque dato che vendono anche le 8mbit quanto noi) in Italia e moltissime altre nazioni siamo ancora nell’era del parziale digital divide, dove nemmeno la dsl arriva. Questo per dire che “l’ultima next-gen” andrà ancora con formati ottici, Blu-Ray, probabilmente.
Per quanto riguarda i controlli cosa accadrà? Wii non aveva definito il nuovo modo di giocare ai videogiochi con i motion controls? Pare di no, dato che si vocifera di un nuovo “ma nemmeno troppo” dual-shock (esiste dal 1998).
Torneremo sicuramente sull’argomento la prossima settimana con le rivelazioni che scuoteranno il mercato per i prossimi anni.