Santa Maria invasionI lavoratori sanitari contro i posteggi a pagamento

Un’invasione non solo simbolica, quella dei dipendenti dell’Arcispedale nei locali della direzione sanitaria in viale Risorgimento a Reggio. Decine e decine di persone si sono ammassatte all’ingresso per protestare contro quella che secondo i sindacati è l’ultima di una lunga fila di decisioni inconcepibili prese dai vertici Ausl.

Ovvero mettere in sostanza tutti i posteggi dell’area Santa Maria Nuova a pagamento, anche per i circa 3mila dipendenti che quotidianamente si recano sul posto di lavoro. Meglio, decisioni proprio inconcepibili no; si concepiscono infatti solo col desiderio di fare cassa a tutti i costi e indipendentemente ai danni di chi. Proprio non ha convinto i sindacati e le Rsu la giustificazione aziendale, quella cioè di creare più possibilità per tutti di usufruire di un posto auto in una zona ad alta (e dolorosa) frequentazione.

Si calcola che l’operazione strisce-blu attorno al Santa Maria porterà in pochi anni almeno 800mila euro nelle tasche della gestione ospedaliera e 1 milione di euro in più in quelle del Comune che ha invece il monopolio sulle aree di parcheggio immediatamente esterne all’arcispedale. Il picchetto rumoroso e colorato, con l’epilogo-invasione non è che l’inizio di uno scontro che è destinato ad accentuarsi

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