Lutto BrTrovato morto l’irriducibile Gallinari. Non si pentì mai

L’ex brigatista rosso Prospero Gallinari è stato trovato morto questa mattina nel garage della sua abitazione a Reggio Emilia. Aveva 62 anni essendo nato a Reggio l’1 gennaio 1951.
Gallinari è stato stroncato probabilmente da un malore e si tratta dunque di decesso per cause naturali. Sul posto la polizia per accertamenti. Sul nostro sito a breve un intervento sulla vita e i “silenzi” dell’ex brigatista a cura di Francesca Chilloni

Prospero Gallinari, tra i fondatori delle Brigate Rosse, è stato considerato per molto tempo l’esecutore materiale dell’uccisione di Aldo Moro, secondo almeno le testimonianze di alcuni pentiti nessuno dei quali però presente nel covo-carcere di via Montalcini a Roma. Sicuramente ha svolto, in quel sequestro-delitto, un ruolo di primo piano assieme ad Anna Laura Braghetti e Mario Moretti. Secondo una testimonianza di Adriana Faranda, il “duro” Moretti pianse quando Moro lo salutò prima di essere ammazzato.

Gallinari fece parte del “gruppo dell’appartamento” che si riuniva a Reggio in via Emilia S.Pietro 25 e che sfornerà molti soggetti tutti impegnati nella lotta armata. Dopo una serie di arresti ed evasioni, ferimenti ed attacchi cardiaci, nel 1988 firmò con altri detenuti un documento che sanciva la fine della guerra con lo Stato. Gli venne sospesa la pena per le sue condizioni di salute e da anni era tornato a vivere a Reggio. Fu tra gli irriducibili del brigatismo portandosi nella tomba molte informazioni che avrebbero forse fatto maggiore luce sul periodo più buio della storia repubblicana italiana

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