Dal governo fondi in arrivo per le periferie di Bologna

Stanziati 58 milioni per renderle più sicure e vivibili: 18 milioni per il capoluogo, il resto per l’hinterland.

La città metropolitana ha ottenuto dal governo i 58 milioni di euro richiesti per rendere più sicure e vivibili le periferie. Arriveranno 18 milioni per il Comune di Bologna e altri 40 per i municipi dell’hinterland. “Rientrare nella prima graduatoria – sottolinea il sindaco Virginio Merolaè un risultato molto importante dell’intero sistema metropolitano e per la competitività del territorio. Con questi progetti prende avvio la costruzione del sistema metropolitano a dimostrazione che, insieme, possiamo ottenere grandi risultati”.
L’azione di rigenerazione e di ricucitura urbana dei quartieri era una delle scommesse del secondo mandato di Merola. Con i 18 milioni di euro ottenuti a Bologna si punta in particolare sul progetto paesaggio Pilastro e sulla riconversione dell’ex parcheggio Giuriolo a polo per la conservazione e il restauro del cinema, in collaborazione con la Cineteca (sarà la fondazione Cineteca, che ha già fatto lo studio di fattibilità, a redigere il progetto definitivo). Quanto al Pilastro, verranno finanziati interventi come la nuova caserma dei carabinieri, per 2,4 milioni di euro, la fermata Sfm Roveri, riqualificazione della biblioteca Luigi Spina, gli orti urbani di via Salgari e diverse connessioni ciclabili.

Per la città metropolitana sono stati finanziati con 40 milioni di euro oltre 30 progetti: si tratta di interventi di rigenerazione urbana o di connessioni attraverso percorsi ciclo pedonali e riqualificazioni degli ambiti urbani attorno alle stazioni del Sfm. Uno dei progetti riguarda la riqualificazione dell’area nord ferrovia a Imola. Simili gli interventi proposti per l’ex stazione ferroviaria di Medicina e la rigenerazione dell’area produttiva del Bargellino a Calderara di Reno. Diversi sono poi i percorsi ciclo pedonali che ambiscono a collegare tra loro molti comuni del territorio: in particolare nel Nuovo circondario imolese e nell’unione Reno Galliera e ancora, per esempio, tra Casalecchio e Sasso Marconi, in Valsamoggia e tra Ozzano e San Lazzaro.
A completare il gruppo di progetti ci sono infine “Alt-stazione: arte e bici alla fermata del treno” a San Giovanni in Persiceto, la riqualificazione dell’area dell’ex magazzino Sementi a Budrio e della stazione ferroviaria a Molinella. Infine, il completamento della ristrutturazione della casa della cultura e della memoria e la riqualificazione delle aree urbane di Marzabotto.

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