Bologna sempre seconda nella classifica delle smart city italiane. Secondo ICity Rate, l’indagine realizzata da Fpa giunta alla quinta edizione, le Due Torri sono ancora sul podio nella graduatoria che valuta l’intelligenza dei capoluoghi del Belpaese. Prima, come un anno fa, è Milano. Dietro, lontana, Venezia che sale dal quinto al terzo posto. Ma la forbice tra Milano e Bologna si sta ampliando: l’anno scorso le separavano 25 punti, quest’anno la distanza è di 59.
Lo studio prende in esame sette categorie, ciascuna suddivisa in più variabili. Bologna guarda tutti dall’alto per quanto riguarda la governance, mentre perde posizioni nell’economia (dal secondo al quarto posto), nella mobilità (dal terzo al quinto), nell’ambiente (dal 45esimo al 48esimo) e nel settore “people”, che comprende temi come accoglienza, migrazione intellettuale e accessibilità scolastica (dal quarto al sesto). Confermato il secondo posto nel settore “living”, mentre sul fronte della legalità c’è un balzo dal 67esimo al 53esimo posto (il primo tra le città metropolitane). I cavalli di battaglia di Bologna sono nel segno della tradizione: la cura dell’infanzia, l’assistenza sanitaria, l’internazionalizzazione produttiva, le opportunità di lavoro e la bassa incidenza del numero di persone a basso reddito sul totale dei residenti. «Ancora bassi – segnala invece il rapporto – gli investimenti sui servizi smart». Un concetto ribadito dal direttore di Fpa Gianni Dominici: «Bologna è una delle città che hanno le radici più profonde. Se andiamo a vedere gli indicatori standard, Bologna è prima su tutto. Ma sta perdendo il terreno soprattutto nel campo delle variabili più smart dell’economia: quindi quella parte che si immagina come può competere la città tra dieci anni».
Non è preoccupato per l’aumentare della distanza con Milano l’assessore all’Economia Matteo Lepore: «È importante che Milano e Bologna lavorino insieme – ha detto, ricordando l’incontro nei giorni scorsi fra il sindaco Virginio Merola e il primo cittadino di Milano Giuseppe Sala. Siamo due aree urbane importanti per il nostro Paese, da diversi anni siamo al primo e al secondo posto nelle classifiche dell’intelligenza urbana. Noi stiamo cercando di portare avanti un paradigma sul cambiamento dell’area urbana molto concentrato sul profilo delle persone e su questo andremo avanti».