Ci sono quelli ( moltissimi) che impazziscono per le foto delle dive tette al vento rubate sulle spiagge. Ci sono quelli (moltissimi) che vanno pazzi per i Sudoku. Ci sono poi quelli (ancora moltissimi) che quando vedono una pagina rosa vanno in solluchero. Noi, lo confessiamo, abbiamo un debole per le ricerche: sia quelle serie che quelle meno serie, attraverso tutta quell’area grigia che occupa ogni sfumatura tra “mi risolve la vita” a “non riesco neanche a bullarmi di sapere qualcosa al bar”. E’ bello accorgersi come, dopo decenni di Dinastia degli Angela in televisione (con Piero detentore dell’assoluta Verità in ogni campo e Alberto ormai assurto al rango di sex symbol sapiosessuale) l’italiano medio possa trovare in spiaggia altrettanto conforto da statistiche, quiz psicologici e test quanto ne trova dalla lettura di Tex e di Diabolik. Che poi sia piuttosto triste che una nazione che si presume altamente scolarizzata tragga più informazioni da Focus e dagli “Strano ma vero!” della Settimana Enigmistica – pur con tutto il gratissimo rispetto – che dalle lezioni è tutto un altro discorso, ma non lasciamoci abbattere.
Anche perché, stando ai risultati dell’ultima ricerca condotta dall’Osservatorio Scienza Tecnologia e Società, siamo ad un passo dalla svolta: tra poco i nostri figli prima di colazione romperanno l’atomo prima ancora che le nostre anime, il tanto sottovalutato vicino di casa si presenterà con una iscrizione fresca fresca al Mensa e potremo fare il pieno dal fruttivendolo di combustibile ad alto potere comburente che lui avrà ricavato dalla frutta invenduta nel retro del magazzino. Tutto ciò lo si evince dai risultati del questionario che mostrano come ben sei persone su dieci sappiano che il sole non è un pianeta, ma bensì una stella. Rullo di tamburi. C’è da chiedersi se nel Settecento, tra la totalità di quelli che si prendevano lo sforzo di porsi tale domanda, non ne fosse consapevole il 100%. Ma attenzione: inutile fare facile ironia, non è tutto qui. Almeno la metà degli italiani sanno che l’elettrone è più piccolo dell’atomo. Gli antibiotici uccidono sia i virus che i batteri, vero o falso? Falso, e lo sanno ben tre su cinque (ma perché non dire, il 60%?), tra i quali, si spera, molti medici condotti – ma non ne saremmo così sicuri, forse prima di pensarlo devono attualmente chiedere lumi alla Madia, che sa tutto in proposito.
La maggior parte riconosce a prima vista il disegno della struttura del DNA e la foto di una esplosione nucleare. Circa il sistema solare, uhmmm, molti (la maggior parte) lo confondono con la rappresentazione dell’atomo di idrogeno, senza scomodarsi a contare: sistema solare, dieci o undici pianeti, a seconda (magari uno ci conta in mezzo anche Plutone o il Sole, dipende, insomma); atomo di idrogeno, un solo elettrone, quindi una sola orbita. Però la gente visita un sacco di musei scientifici, è favorevole alla ricerca in campo ambientale e nel complesso ha un sacco di opinioni sulla scienza anziché rispondere “boh, non so, non ho guardato la tele ieri sera”. La competenza scientifica migliora di un bel 10% rispetto a dieci anni fa. E se è misurata da domande come quelle che abbiamo visto, ci sentiamo di rispondere, con voce del compianto Paolo Panelli, e me cojoni, come a dire, ma pensa un po’; ben il 50% dei laureati riesce a imbroccarle tutte e sei. Ma non sarà esagerata così tanta scienza in un colpo solo?
O forse, possiamo stare tranquilli e sereni: non ci sarà nessuna presa del potere di qui a poco da parte di una schiera di scientofili che ci obbligheranno a studiare a memoria la tavola periodica invece di leggere Topolino. Magari si è solo voluto dare un segnale ottimistico ponendo le domande sbagliate; come nell’annuario dello scorso anno, che plaudiva il grande traguardo nel raggiungimento, da parte degli italiani, della consapevolezza che la cosa importante per il cibo sia l’essere sano e sicuro, mica buono. Ignorando (o fingendo di ignorare) che praticamente tutto il martellante marketing attuale si sta da anni impegnando nel far passare questo messaggio; o puntando il dito sulla grande competenza informatica dei giovani e anziani, senza citare il fatto che perlopiù si tratta di navigare sui social.
Comunque, sereni: oggi possiamo contare su molte più persone che in passato convinte che la Terra sia piatta; ci sono ancora straordinarie sacche di resistenza demodé convinte che non siamo mai stati sulla Luna, che l’AIDS provenga da un rapporto (omosessuale?) scimmia – uomo (scimmia grossa, speriamo) e che si debbano aspettare tre ore dopo aver mangiato prima di fare il bagno. Mentre c’è addirittura una meravigliosa impennata di quanti credono che ci possa alimentare solo tramite il respiro e la luce solare, che i vaccini causino l’autismo e che per rincoglionire la gente non bastino i media ma si debbano anche spendere un sacco di soldi disperdendo per ogni dove dosi omeopatiche di costose scie chimiche. Nel frattempo, i nostri nonni facendo il bagno tre ore dopo aver mangiato sono ancora qui che la raccontano, quindi, chissà?