Andrea Volta è il nuovo presidente di Par.co, la finanziaria di partecipazioni di Legacoop Reggio Emilia attiva sin dal 1993, guidata davent’anni da Pasquale Versace. Il presidente di Leo (nuovo acronimo di Legacoop Emilia Ovest) e stato nominato presidente di Par.co dall’assemblea dei soci riunita questa mattina all’hotel Mercure Astoria, che ha anche tributato un caloroso saluto e un ringraziamento non formale a Versace. Il quale resta pure sempre uno degli uomini chiave della cooperazione reggiana e in Emilia, assommando ancora le presidente di Assicoop (l’agenzia reggiana di UnipolSai), del Ccfs (il consorzio finanziario interno che ha assunto una dimensione nazionale) e del Ccpl, dove Versace è impegnato dal 2014 in una impegnativa opera di risanamento.
L’assemblea di Par.Co ha approvato anche il bilancio consolidato 2015, che si è chiuso con un utile netto di 652 mila euro, dopo un durissimo 2014 che si era chiuso con una perdita di 4 milioni 74 mila euro aggiunta a quella del 203 (1 milione e 900mila euro). Il ritorno in equilibrio di Par.Co, se da un lato ha permesso a Versace di passare il testimone, dall’altra costituisce un risultato che l’amministratore delegato Adriano Nicola – destinato a un ruolo sempre maggiore, anche perché Volta manterrà la presidenza della Lega – ha potuto esporre con soddisfazione. La società di partecipazioni cooperative, oggi, ha un patrimonio netto di 79 milioni di euro, di cui 55 di capitale e 24 di riserve. “E i valori delle partecipazioni non sono gonfiati, sono reali”, ha sottolineato Versace. “Noi entriamo in situazioni critiche per restituirle il loro valore. I nostri sono capitali pazienti – ha detto Nicola – perché possiamo investire nel lungo termine, con la prospettiva di risultati più solidi”.
La nomina di Andrea Volta è stata presentata nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Versace, Nicola, lo stesso neo presidente e Giovanni Monti, presidente di Legacoop Emilia Romagna, che ha “benedetto” il cambio della guardia nel “salotto buono” della cooperazione reggiana: nell’azionariato Par.cofigurano 52 soci, quasi tutte cooperativee di certo le più importanti (da Coopservice alla Cir, tecton e Coopselios, passando anche per quelle affondate come Coopsette, Mecoop e Cormo…). Le quote maggiori sono di Alleanza 3.0 (17,35%) e Carburanti 3.0 col 16,59%. Nella compagine anche UnipolSai Finance, Unicredit e la fondazione Manodori.
Fra le partecipazioni, Cooperare S.A., Assicoop, Assicura, Car Server, Welfare Italia, diverse immobiliari con fabbricati per circa 120 milioni di euro, e il settore food rappresentato da Tavola Emiliana, Raviolificio Bertarini e Grandi Pastai Italiani. “Esco contento”, ha dichiarato Versace, e d’altra parte il lavoro non gli mancherà al Ccpf e al Ccpl, dove è in ballo ancora la scottante partita di Coopbox: “Ecco, qui c’è bisogno della collaborazione delle banche e dei sindacati”.
Contento soprattutto di aver superato la prova del fuoco del 2012: l’ingresso nel gruppo i Girasoli (case protette ex Cmr Reggiolo) attraverso la Welfare Italia con l’accollo di 42 milioni di debiti finanziari e il salvataggio di 450posti di lavoro; la nascita di Sicrea, i 18 milioni per rimborsare in parte il prestito perduto dai soci Cmr, l’intervento nel settore food, in particolare in Grandi Pastai Italiani.
“E’ un onore e una grande responsabilità subentrare a Lino Versace”, ha detto infine il neo presidente Volta. Il quale ha aperto all’ipotesi di sinergie e anche di fusioni con altre realtà analoghe a livello regionale. Un tasto sul quale ha insistito Giovanni Monti. “Ma – ha sottolineato Volta – Par.co non appartiene al presidente, è dei suoi soci. Saranno loro a decidere per il meglio. Qui non ci sono nè burattinai, nè burattini”. Un frase rimasta in sospeso, e subito dimenticata: ma a chi si riferiva, Andrea Volta? Solo un riferimento a una ricostruzione dietrologica dei rapporti interni a Legacoop, apparsa in questi giorni sulla stampa.