Brindisi è in emergenza rifiuti e 20mila tonnellate saranno smaltite in Emilia, negli impianti di Bologna e Ferrara. La richiesta è arrivata dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dopo la chiusura dell’impianto brindisino sottoposto a sequestro dall’autorità giudiziaria. Il conferimento avverrà a partire dal 12 luglio e terminerà ai primi di settembre. “Abbiamo fatto, d’intesa con i territori, una scelta di solidarietà istituzionale per dare aiuto a una Regione che deve affrontare un’emergenza vera”, commenta l’assessore Paola Gazzolo.
Anche il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini difende l’intervento: “Misure straordinarie non reiterabili, molto brevi e per poca quantità. Altrimenti non le avremmo prese. Tutto nel massimo della serietà, di chi non si tira indietro rispetto a una limitata e piccola richiesta di un territorio in difficoltà”. Lo stesso Bonaccini invita gli altri territori “all’autosufficienza regionale. Noi non siamo disposti a diventare la regione che ogni mese deve accogliere rifiuti da qualche altra parte”. Michele Emiliano ringrazia: “La solidarietà che arriva dall’Emilia-Romagna è un esempio di fattiva collaborazione tra Regioni e siamo sicuri che sapremo come ricambiare”.
Ma le opposizioni non ci stanno. “Siamo la regione dove si respira un’aria pessima e nonostante ciò abbiamo la bellezza di 8 inceneritori che continuano incessantemente a bruciare rifiuti”, attacca Gianluca Sassi, capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle. “Adesso che arriveranno anche le 20mila tonnellate di spazzatura del presidente Emiliano diventeremo ufficialmente la ciminiera d’Italia. E meno male che Bonaccini e la sua giunta gli inceneritori avrebbero dovuto spegnerli”.
La Lega Nord non ha “intenzione di pagare le conseguenze della malagestione dei rifiuti della Puglia”, annuncia il capogruppo leghista in Regione Emilia Romagna Alan Fabbri. Secondo il quale “questa situazione è l’esito funesto delle politiche Pd che – con l’articolo 35 dello Sblocca Italia – ha reso nazionale la questione rifiuti, scaricando sui virtuosi la cattiva gestione di certe amministrazioni. Capisco l’emergenza, ma non è possibile che, quando si parla di certe amministrazioni, per lo più del Meridione, l’emergenza sia una costante”.
Delle 20mila tonnellate di rifiuti pugliesi, 8mila sono destinate all’impianto bolognese e 12mila a quello ferrarese. Verranno smaltite circa 400 tonnellate al giorno, per sei giorni alla settimana. Dal punto di vista economico, la Puglia trasferirà ai Comuni di Bologna e Ferrara i proventi della tassazione ordinaria sui rifiuti prevista per i cittadini serviti dall’inceneritore di Brindisi, più un ristoro ambientale di 14 euro a tonnellata.