Un operaio della Smeg di Guastalla è morto di tubercolosi e adesso i colleghi con cui era a più stretto contatto sono stati posti sotto profilassi.
L’uomo aveva 44 anni, era ghanese e si chiamava Clement Abakah (Kofi Bissah per gli amici ghanesi). Abitava da solo a Gualtieri; la sua famiglia si trova nel Paese africano. Era di costituzione imponente e non aveva mai mostrato segni della malattia quali tosse o febbri: così nessuno, nemmeno lui, aveva sospettato gli stesse consumando i polmoni. Poi all’improvviso il peggioramento delle condizioni e il ricovero al Reparto Infettivi del Santa Maria Nuova, dove rapidamente si è spento a causa dello stadio avanzatissimo della tubercolosi.
Sul posto di lavoro nessuno sospettava nulla sino a quando l’Ausl, capito cosa Clement Abakah avesse contratto (probabilmente in Ghana), non ha iniziato gli accertamenti tra i dipendenti dell’azienda, individuando quello che erano stati più a contatto con l’ammalato. Sono stati effettuati test di Mantoux, che servono appunto per capire se il paziente è entrato in contatto con il bacillo, e sono state avviate misure di profilassi. In fabbrica c’è sconcerto e paura: nessuno aveva sospettato che Clement fosse tisico.