Il giudice dell’udienza preliminare di Bologna, a conclusione dei riti alternativi del processo Aemilia, ha riconosciuto un risarcimento del danno a tutti gli enti territoriali reggiani costituiti parte civile, per un valore totale di un milione di euro, così suddivisi: 100.000 euro per la Provincia di Reggio Emilia e 150.000 euro per ciascun Comune di Reggio Emilia, Bibbiano, Brescello, Gualtieri, Montecchio Emilia e Reggiolo. E’ stata inoltre accolta la richiesta di immediata esecutività delle condanne, e quindi le condanne sono provvisoriamente esecutive pur in attesa di eventuale appello.
“Il riconoscimento del danno subito a tutti gli enti locali parte civile, al di là del pur cospicuo valore economico, è un riconoscimento giuridico e morale alle comunità e alle istituzioni che rappresentiamo, oltre che la conferma della fondatezza della nostra scelta di costituirci nel processo”, è la valutazione congiunta dei sindaci e del presidente della Provincia Giammaria Manghi, che aggiungono: “Riteniamo dunque che il dispositivo della sentenza contribuisca di fatto a riaffermare l’identità storico-culturale-istituzionale delle comunità, fatte da cittadini che vogliono respingere e contrastare, ogni giorno, ogni prevaricazione mafiosa. In questo senso i Comuni e la Provincia continueranno ad essere presenti sempre, in ogni luogo in cui si contrasta il fenomeno mafioso, e quindi anche nei Tribunali ove i fatti vanno accertati e i reati puniti”.
Il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e il presidente della Provincia Giammaria Manghi sottolineano che “i risarcimenti saranno destinati a sostenere e implementare le tante iniziative per la legalità che già stiamo facendo”.
“Il dato principale che emerge da questa sentenza non è certo quello economico, che pure è stato correttamente riconosciuto per ogni Comune, certificandone l’irrimediabile danno d’immagine – aggiungono congiuntamente i sindaci Andrea Carletti (Bibbiano), Paolo Colli (Montecchio Emilia), Roberto Angeli (Reggiolo), Renzo Bergamini (Gualtieri) e il commissario straordinario del Comune di Brescello, Michele Formiglio – quanto il fatto inedito della ammissione della costituzione di parte civile di un intero territorio, con il successivo riconoscimento del danno, a riprova del fatto che le istituzioni sono la principale parte lesa in questo procedimento”.